De Paola: «Sì, la squadra è stanca». Pagelle e Video
Una vittoria strappata con le unghie e con i denti a un Fidenza tutto fuorché arrendevole. La magia di Saber e un Di Graci monumentale sono bastati, quindi, per agguantare il secondo posto in classifica...
Una vittoria strappata con le unghie e con i denti a un Fidenza tutto fuorché arrendevole. La magia di Saber e un Di Graci monumentale sono bastati, quindi, per agguantare il secondo posto in classifica: «In questo momento facciamo primi tempi molto importanti attacca il tecnico biancorosso De Paola poi ci abbassiamo troppo e non diamo il meglio, perché noi facciamo male quando riusciamo ad aggredire alto gli avversari. La squadra è stanca? Forse sì, anche perché abbiamo fatto una rincorsa lunga che ci ha permesso di essere al secondo posto con 71 punti. Probabilmente, dopo quanto successo a Fiorenzuola, i miei ragazzi sono rimasti un po condizionati a livello di testa».
Ora però bisogna recuperare le forze in vista dei play off e, prima ancora, per lultima sfida con lEste. Gara da vincere per conservare la seconda piazza dallassalto del Delta Porto Tolle. «Non ritengo che questa stanchezza sia un problema, se ne esce lavorando come abbiamo sempre fatto. E poi già da domenica recupereremo Lisi e Tarantino, con la possibilità, quindi, di schierare una difesa più collaudata». Un tecnico grintoso, tenace che nel corso del secondo tempo è stato espulso dallarbitro: «Sono un tecnico focoso sorride De Paola sono uscito dallarea tecnica e larbitro ha deciso di allontanarmi. Spero di non essere squalificato, ma anche nel caso cè Cerri a sostituirmi che è più bravo di me».
Protagonista assoluto di giornata anche il portiere Emanuele Di Graci, autore di parate da esposizione universale: «Nel primo tempo sono stato poco impegnato racconta il portiere del Piacenza poi sono stato anche un pizzico fortunato perché nella prima occasione mi hanno calciato addosso, nella seconda la palla è stata calciata lenta altrimenti non ci sarei mai arrivato». Fa professione di umiltà, anche se alla fine ha avuto la capacità di superare nelle gerarchie prima Ferrari, poi Tarolli: «Non ho mai vissuto male il dualismo con i miei compagni di reparto. Con Ferrari e Tarolli ho avuto e ho un buonissimo rapporto, nel corso dellanno ci siamo sempre aiutati e scambiati consigli».
Marcello Astorri
LE PAGELLE DI MARCELLO ASTORRI
Di Graci 8: se il Piacenza ha vinto la partita contro il Fidenza deve molto al suo portiere. Prende tutto il parabile, poi si supera letteralmente sulla conclusione angolatissima di Palmieri. Santo subito.
Montanari 6: secondo i propositi della vigilia avrebbe dovuto spingere come un forsennato nel ruolo inedito di terzino. In realtà, forse perché la partita gli mancava da un pezzo, si limita a presidiare la zona difensiva con rare, giudiziose, folate in avanti. Va bene anche così.
Cigognini 6: se ne sta sulle sue senza cercare grosse avventure. Non commette errori e si porta a casa una sufficienza piena, anche se potrebbe fare anche di più.
Corso 5,5: pare un po sulle gambe. Non riesce a incastonarsi a dovere nel gioco della squadra, come peraltro in altre occasioni ha fatto benissimo, e finisce ai margini.
Colicchio 6,5: pulito e puntuale. La solita macchina da guerra con i nervi più saldi di quelli di Terminator. Nel finale si soffre, ma lui chiude tutte le porte e le finestre.
Di Maio 6: nel primo tempo deve fare solo ordinaria amministrazione, eccezion fatta quando scappa via Del Porto che fortunatamente tirerà la palla sulla pista datletica. Nella ripresa passa la nottata senza grosse sbavature.
Volpe 6: tanta fatica, ma anche il solito, immenso cuore. Fino a sabato ha dovuto fare i conti con la febbre, ma De Paola non ha voluto rinunciare a lui. In avanti fa quello che può, invece è molto prezioso quando ripiega in difesa nel momento di massima difficoltà.
Mauri 6: inizia bene, toccando tanti palloni sulla linea mediana del campo. Nel secondo tempo si accende la spia della riserva e fatica a coprire, ma è comunque prezioso quando tiene palla e fa respirare i suoi.
Bertazzoli 5,5: un palo colpito e poco altro. Anche lui mancava da qualche tempo e forse la condizione generale ne ha risentito. Nel complesso, prestazione poco incisiva. Dal 36 st Tiboni s.v.
Orlandi 6,5: tra i migliori fino a quando rimane in campo. Tocca il pallone con qualità e va vicinissimo al gol con una sassata dal limite dellarea. Ad un certo punto, non si capisce perché il mister lo tolga dal campo. Dal 24 st Compiani 6: corsa, impegno e il consueto spirito di sacrificio.
Saber 7: firma un gol da antologia del calcio. Il suo tiro al volo allincrocio fa letteralmente balzare lo stadio in piedi e scrosciare gli applausi. Se poi ci si aggiunge che è un gol da tre punti, non si può desiderare di meglio. Dal 40 st Minasola s.v.
All. De Paola 6,5: forse sbaglia a levare Orlandi, ma sta di fatto che a una giornata dal termine del girone di ritorno ha già fatto 40 punti (9 in più di Monaco). Unenormità fatta di lavoro, grinta, sudore e mentalità vincente.