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De Paola: «Il lavoro sta pagando». Le pagelle

Cinque vittorie di fila. Adesso il Piacenza di De Paola è sempre più una certezza e macina punti e avversari con una continuità che non ha mai avuto da quando gioca in serie D. «Ci tenevamo...







Cinque vittorie di fila. Adesso il Piacenza di De Paola è sempre più una certezza e macina punti e avversari con una continuità che non ha mai avuto da quando gioca in serie D.
«Ci tenevamo in particolar modo a vincere cinque partite consecutive - attacca il tecnico biancorosso Luciano De Paola durante le interviste post gara - perché è la dimostrazione che tutto il nostro lavoro sta pagando. Questa squadra ora è in salute e si sta allenando con un'intensità e un entusiasmo straordinari.
Il Rimini? Ci aspetta una partita tutta da giocare, alla quale ci avviciniamo con grande serenità». Il segreto di questo Piacenza vincente, al di là di tutto, è il carattere che ha sviluppato da quando De Paola siede in panchina: «Giochiamo come una squadra che si deve salvare. Mi sono piaciuti moltissimo i primi venti minuti, dove secondo me abbiamo fatto una partita eccezionale. Siamo andati un po' in sofferenza, invece, nei primi minuti del secondo tempo perché la Ribelle ha saputo metterci in difficoltà».

Dall'altra parte mister Nicola Campedelli, tecnico dei ravennati, reclama per un rigore non concesso: «Sapevamo di affrontare un’avversaria forte e in buona salute - ha commentato - noi volevamo fare una bella prestazione e ci siamo riusciti, creando i presupposti per segnare con Moretti al termine di una bella azione corale. Poteva anche starci un rigore per noi, ma l'arbitro ha
giudicato quel tocco di mano come involontario».
Marcello Astorri

LE PAGELLE DI MARCELLO ASTORRI

Tarolli 6,5: con questa fanno cinque partite senza prendere gol, un score da record se pensiamo che il giovane portiere classe 1997 è all’esordio assoluto in serie D. Sul suo conto c’è pure un’uscita sbagliata, ma sta di fatto che non paga dazio. 

Ruffini 7: un gol bello, cercato e trovato con grande coraggio. In difesa passano a malapena gli spifferi del forte vento che imperversava sul Garilli. 

Cifarelli 6: gioca mediamente una partita soddisfacente, a parte qualche dormita a intermittenza. Ha i mezzi per migliorare tanto. Dal 32’ st Zagnoni s.v.

Corso 6,5: in mediana bastona e viene bastonato dagli avversari, segno di come la Ribelle lo temesse in particolar modo. La sua prova è un concentrato di temperamento e grinta. Dal 40’ st Compiani s.v.

Colicchio 7: ormai non ci sono più aggettivi per poterlo descrivere in modo adeguato. Riesce a risultare elegante perfino quando spazza in rettilineo. Avrà pure i suoi anni, ma è sempre il più forte là dietro. 

Di Maio 6,5: le accuse di “fare solo il compitino” rivoltegli contro dal tecnico De Paola sono ormai un lontano ricordo. Il centrale biancorosso ormai gioca d’anticipo, morde letteralmente gli avversari, ed è ormai diventato un perno insostituibile. 

Volpe 6,5: la prestazione complessiva non è stata delle sue migliori; anche se a conti fatti scrive il nome sul tabellino e mette lo zampino anche sul gol del vantaggio. Serve altro?

Mauri 6,5: in mezzo è tra quelli che sta sempre nel vivo del gioco. Magari fa cose semplici, non producendo niente di particolare almeno per questa volta, ma il suo apporto è comunque di grande consistenza.  

Tiboni 6: nel primo tempo gioca bene, gli manca solo il gol. Davvero un peccato, in questo senso, aver sciupato due occasioni buone. Nella ripresa cala e viene sostituito da Bertazzoli. Dal 24’ st Bertazzoli 6: rientrava dopo un lungo stop. Bravo a giocare di sponda nell’azione che ha portato al raddoppio biancorosso. 

Saber 6,5: assist perfetto per il raddoppio firmato Francesco Volpe. Corre, pressa, prova talvolta a forzare la giocata ma non in modo fine a se stesso; avercene di under con questa personalità. 

Lisi 6: prestazione fra luci e ombre. A Montemurlo è stato bloccato da un campo terribile, con la Ribelle era semplicemente un po’ giù di corda. 

All. De Paola 7,5: è il principale artefice di questo pokerissimo di vittorie. Il lavoro del tecnico negli ultimi due mesi ha battuto principalmente su due tasti: subire meno gol e inculcare una mentalità vincente. I numeri – 23 punti e solo 2 gol presi in dieci gare - finora gli danno ragione alla grande. 

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