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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Piacenza Calcio

De Paola: «Grazie ragazzi». Volpe: «Dedicato ai tifosi»

Vincere la partita al 90’ ha sempre un gusto particolare. Non ce n’è. Il Piacenza si gode quindi tre punti che a un certo punto erano diventati insperati, con tanto di terzo posto in solitaria in virtù...





Vincere la partita al 90’ ha sempre un gusto particolare. Non ce n’è. Il Piacenza si gode quindi tre punti che a un certo punto erano diventati insperati, con tanto di terzo posto in solitaria in virtù della sconfitta dell’Este.

«Questa è una vittoria venuta dal cielo, - attacca in conferenza stampa un De Paola senza voce - è stata una settimana particolare perché ho vissuto un grave lutto famigliare, perdendo una persona che faceva parte della mia vita da 35 anni. Per questo prima della gara avevo chiesto ai ragazzi di dedicarmi la vittoria. Mi ha commosso quando sono venuti tutti ad abbracciarmi; dicono che sono un duro, ma dentro ho un cuore grande».
Una vittoria di cuore e del cuore. «L’analisi della partita passa in secondo piano in questa giornata - prosegue - però sono contento della prestazione perché giocavamo contro una squadra forte, che poteva metterci in difficoltà. Mauri? L’ho tenuto fuori perché non avevo Corso e ho preferito optare su Tarantino per non schierare un centrocampo che, già con Saber e D’Aniello, rischiava di essere troppo leggero. Quando è entrato ha fatto la differenza».

Capitan Volpe è logicamente felice per il gol pesante: «Sono contento. Perché ce lo meritavamo e perché abbiamo dato una gioia ai nostri presidenti. Dedichiamo questo successo al mister che ce lo aveva chiesto. Ora avanti così, perché mancano tre partite e puntiamo dritti al secondo posto che deve essere il nostro obiettivo». C’è spazio anche per un messaggio d’amore ai tifosi: «I tifosi sono davvero spettacolari, sono la nostra forza ed è stato bello dare loro una soddisfazione».
Anche il presidente, Marco Gatti, vuole esprimere la sua vicinanza al mister: «Tutta la società gli è vicina. Questa vittoria è per lui».

Comprensibilmente amareggiato, invece, mister Bardi: «E’ un’amarezza grande - attacca - perché abbiamo giocato una grande gara e abbiamo perso a tempo scaduto. Se Kyeremateng avesse segnato? La partita sarebbe sicuramente cambiata, anche se contro squadre forti come il Piacenza avremmo comunque sofferto fino alla fine»
Marcello Astorri

LE PAGELLE DI MARCELLO ASTORRI

Di Graci 6: vive una giornata tranquilla. La sufficienza è un voto di stima, perché ha aspettato il suo turno allenandosi sempre con grande determinazione.

Ruffini 6,5: è uno stantuffo inesauribile, sempre portatore d’iniziative insidiose sulla fascia di competenza. Il mister, in conferenza stampa, lo ha paragonato a Zambrotta e, seppur con le dovute proporzioni, l’identikit è proprio quello.

Zagnoni 6: nasce centrale difensivo e si vede che nelle sue corde non c’è la vocazione alla spinta, fa comunque il suo in fase di copertura. Parte male commettendo un’ingenuità che poteva costare cara, ma poi si è rifatto bene.

Tarantino 6: in casa Piacenza viene definito il “giocatore che non si vede ma si sente”. In effetti il lavoro sporco lo sa fare alla grande, non ha però le caratteristiche del playmaker e in questa gara lo si è potuto constatare. Rimane una risorsa preziosa.

Colicchio 6: ordinaria amministrazione e nulla più. Imposta da dietro, fa girare la palla e presidia la sua zona. Kyeremateng e Buonaventura non lo hanno spaventato più di tanto.

Di Maio 6: rientro soddisfacente dal 1’ minuto. La giornata non era delle più impegnative, ma il pane se l’è guadagnato. Dal 24’ st Mauri 6,5: con lui in campo il tasso tecnico del Piacenza schizza verso l’alto come un termometro ad agosto. Tant’è che l’assist decisivo è ancora una volta il suo. Un delitto lasciarlo in panchina dall’inizio.

Volpe 7: si batte la mano sul cuore, il capitano, quando segna il gol della vittoria a tempo scaduto e corre via a raccogliere gli abbracci di tutto il Piacenza. Nel primo tempo spinge tanto, si mangia anche un gol, e nel finale raccoglie le energie residue per piazzare la zampata decisiva. Eroe.

D’Aniello 7: che bella sorpresa. Vedere un giovane 97’ battere tutti i calci da fermo e dar via certi palloni non è cosa da tutti i giorni. De Paola gli ha chiesto di abbassarsi e far girare la squadra, lui ci riesce con la personalità del veterano.
Dal 28’ st Cigognini 6: entra nella zona calda della partita senza mai sbandare.

Girometta 5: appannato, con le idee un po’ confuse. Finisce toccando poco il pallone e con i colpi ancora tutti nel fucile. Dal 15’ st Tiboni 6: entra con la giusta voglia, si propone e chiama la palla ai compagni anche se a conti fatti non riesce, in oltre mezz’ora, a mettersi in luce. Non arriva per un soffio su un lancio dalle retrovie che poteva metterlo in condizioni di far gol ma è da un suo contrasto che nasce l'assist di Mauri per Volpe.

Saber 5,5: non una giornata scintillante per il talento di proprietà dell’Entella. Cerca poco le fasce, che dovrebbero essere il suo punto di riferimento, e non riesce a incidere come gli è ormai consueto.

Lisi 6,5: sulla fascia sinistra macina veramente i chilometri. I suoi innumerevoli cross, però, non trovano mai un compagno in area per concretizzare il suo ottimo lavoro. E’ in crescita.

All. De Paola 6: per lui era una partita particolare perché in settimana ha avuto un lutto in famiglia, per questo aveva chiesto ai suoi ragazzi di dedicargli la vittoria. La squadra lo segue, ha il suo carattere, ci crede fino all’ultimo secondo. Sono tutte caratteristiche che fanno al caso di un gruppo vincente, per questo gli si perdona anche qualche sbaglio: come l’iniziale esclusione di Mauri.

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