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Piacenza - Il boato del popolo biancorosso: «Ciao Davide, ora fai cantare il Paradiso». Il video della serata

I tifosi hanno animato i vecchi gradoni della curva per rendere omaggio a Davide Reboli, storico capo dei supporter biancorossi.

Simone è un ultras navigato, con 30 anni di stadio sulle spalle. Nonostante ciò, si commuove anche lui a metà del discorso che si era scritto su un foglietto stropicciato perché tenuto in tasca fino a quando il fiume di gente, arrivata per dare il saluto a Davide Reboli, non è entrata nella vecchia Curva Nord. Sui gradoni di cemento, quelli gialli. Liturgia laica curvaiola.
A salutare Davide c’erano tutti. La vecchia Piacenza ultras, i giovani della nuova generazione, il popolo dello stadio, famiglie con bambini, gli skin in rigoroso ordine, i gemellati, semplici amici.
La serata inizia sul tartan della pista. Bandiere, organizzazione, arriva il Piacenza Calcio presente al gran completo con il mister Scazzola con un’ora di anticipo. Poi arriva la squadra, il presidente Pighi con tutta la proprietà, dal vice Polenghi a Rigolli, i soci e il dg Scianò.
Sulla pista c’è il fratello di Davide, il Lele. Poi arriva anche il Cece. Compare lo striscione “Ora fai cantare tutto il paradiso” tutto attorno le pezze nuove e gli striscioni storici come quelli dei Mods, Official, Tumulten.
Lo stadio si anima ma rimangono tutti in silenzio e ordine finché non si dà l’inizio al saluto, come avrebbe voluto Davide. Simone legge il suo messaggio, il discorso spezzato dalla voce rotta “ricordiamolo come avrebbe voluto lui”. Partono cori potenti e ruggenti, difficile quantificare il numero dei presenti e poco ci interessa dirlo. Chi doveva esserci c’era.
Si alzano le bandiere e ancora altri cori. Il capitano Cesarini posa una corona di fiori davanti alla Curva e legge un breve discorso. Tutto giusto, Davide ha attraversato quasi 40 anni di curva e diventa difficoltoso per tutti farne un ritratto in grado di rendergli il giusto onore.
Sabato durante la partita contro la Feralpi ci sarà il saluto dello stadio intero, con altre delegazioni di tifoserie presenti (questa sera è comparso il saluto nella curva milanista “Ciao Davide ultras per sempre”) ma il cuore era questa sera. Difficile scrivere, ci chiedono di farlo bene ma è complicato anche per noi raccontare oltre tre decenni di Curva in un amen. Ciao Davide, ora fai cantare la Curva Paradiso.

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