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Costi alle stelle e introiti azzerati. Scianò: «Chiudere il bilancio sarà un miracolo». Viaggio nei conti del Piacenza

Protocollo, stadi chiusi e sponsor hanno aperto delle forbici che lasciano i bilanci in sospeso. «Solo per tamponi, test e sanificazioni spendiamo dalle 200 alle 300mila euro. E' impossibile quantificare oggi le perdite perché ci sono troppe incertezze»

E COL COVID E’ UN BAGNO DI SANGUE
«Il problema è che aumentano i costi e non possiamo nemmeno quantificarli esattamente. Ad esempio: noi abbiamo messo in preventivo una spesa per il pacchetto tamponi, test sierologici e sanificazioni, che si aggira tra i 200mila e i 300mila euro. C’è una forbice di 100mila euro e può aumentare ulteriormente perché se parte un focolaio e dobbiamo andare in isolamento sono altre spese, tutte non preventivabili».
E anche le giovanili non scherzano. «Qui ci sono test sierologici da svolgere prima e durante la stagione dalla Berretti fino all’Under 13 ma faccio un altro esempio: come saprete Under 17 e Under 15 giocano contro la stessa avversaria pari età sullo stesso campo e a distanza di pochissime ore l’una dall’altra. Significa che normalmente siamo sempre andati via con un solo pullman, oggi ne devo affittare per forza due per tutta la stagione. E’ un altro costo. E poi gli impianti vanno diversificati per evitare assembramenti e sono altri costi.
La verità, tirando le somme, è che il budget 2020/2021 lo puoi costruire solo strada facendo e nessuno è in grado di stimare correttamente le perdite, ci sono troppe variabili: capisce, però, che questo è un punto dolente per le proprietà. Fatemi ringraziare su questo tema la Ausl di Piacenza, i dottori Delle Donne e Vadacca, l’ingegner Baldino e tutte le infermiere che per noi sono un valore aggiunto».

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LO STADIO DIVENTA UN PASSIVO
Il Piacenza lo apre per una forma di rispetto nei confronti dei propri tifosi ma, diciamolo pure, è un costo non indifferente. «Il botteghino non è mai stata una voce fondamentale del nostro bilancio però, tra incasso del nostro pubblico, quello ospite e la percentuale che prendevi in trasferta - del pubblico degli avversari - riuscivi quantomeno a non fare quello che invece devi fare oggi». E cioè? «Semplicemente a ogni volta che apriamo lo stadio dobbiamo mettere in conto un passivo, lo apriamo in perdita, prima coprivamo almeno i costi e qualcosa si incassava. Moltiplicato per una stagione intera diventa una voce che ha un suo peso sul bilancio. E sto parlando dei biglietti, discorso diverso è la botta che ci è arrivata dalla mancata campagna abbonamenti che per noi vale un 5% del budget. Normalmente per disputare una gara al Garilli i costi si aggirano sui 5mila euro. Questo passivo, più tanti piccoli altri passivi, influiscono sulla perdita generale a fine anno. Chi naviga in porto questa stagione compie un vero miracolo e, dirò di più, il miracolo per eccellenza sarà riuscire a iscriversi alla successiva».

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