Colpaccio Piacenza, stende la capolista Como e trova lo scatto decisivo nella corsa salvezza
Decide una rete di Corbari nella ripresa. Partita perfetta dei biancorossi che si difendono nel primo tempo, non concedono nulla agli avversari e nei secondi 45' si prendono un successo davvero importante in chiave classifica. Espulso Scazzola
PIACENZA SOLIDO
Scazzola sfrutta il recupero in extremis di Marchi e lo piazza dietro con Tafa e Simonetti, mossa che gli permettere di riportare Corbari a centrocampo. Davanti tridente fluido senza punti di riferimento con Galazzi e Gonzi a supporto di Cesarini. La vera sorpresa è Stucchi, confermato tra i pali nonostante un Libertazzi pienamente recuperato.
In avvio non si vedono i 26 punti di differenza tra le due squadre, i lariani certamente patiscono una bella serie di assenti (fuori gli ex Terrani e Ferrari, Bellemo si ferma nel riscaldamento, dentro Arrigoni), tuttavia il Piacenza regge il colpo portando il Como nella palude di un ritmo lento, con tanti falli e senza scoprire mai il fianco. Il break di Cesarini - parte in slalom - non è raccolto in area da Galazzi, una manciata di minuti dopo Arrigoni scalda i guanti di Stucchi su punizione da distanza siderale. Il Como imposta meglio, il Piacenza però riesce ad accendersi a intermittenza sulla destra, soprattutto con la coppia Cesarini-Galazzi, tra cui si inserisce Pedone: e qualche grattacapo lo riescono anche a creare. Insomma, di emozioni nemmeno l’ombra ma i biancorossi reggono bene il campo, è la classica partita sporca. Nel finale di tempo Dkidak stende Pedone in area (sembra rigore), l’arbitro fa correre, Scazzola va su tutte le furie e viene espulso. Questo episodio, insieme a una entrataccia di Solini su Corbari (il Piacenza chiedeva il rosso) scoprono i nervi degli emiliani perché si poteva incanalare il match su binari differenti.