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Caso Marzeglia, il bomber: «Fatta una ragazzata»

E’ un Adriano Marzeglia amareggiato quello che ritorna sul caso che porta il suo nome, nato prima della partita contro la Pro Sesto quando il bomber - primo cannoniere biancorosso con 19 reti messe a segno - è stato relegato in tribuna a sorpresa...

E’ un Adriano Marzeglia amareggiato quello che ritorna sul caso che porta il suo nome, nato prima della partita contro la Pro Sesto quando il bomber - primo cannoniere biancorosso con 19 reti messe a segno - è stato relegato in tribuna a sorpresa per motivi disciplinari: «Sono dispiaciuto che ultimamente si parli più di Marzeglia che delle imprese del Piacenza - racconta a Sportpiacenza l’attaccante - la mia è stata una ragazzata fatta in buona fede, senza pensarci. Credevo che una serata con gli amici nella quale ho fatto le ore piccole, dopo che il campionato era già stato vinto, non creasse così tanto scalpore. Non pensavo di generare un problema. A qualcuno però questo mio siparietto non è piaciuto, così la società ha deciso di prendere un provvedimento disciplinare nei miei confronti. Mi sono scusato con tutti, sono molto dispiaciuto per quanto accaduto, soprattutto perché rischia d’infangare il campionato che ho fatto, con 19 gol, e quello della squadra. Non era mia intenzione guastare un giocattolo così bello». Adesso però bomber Marzeglia vuole lasciarsi alle spalle quanto è successo: «Se n’è parlato fin troppo, ora voglio solo concentrarmi sulle partite che restano e sulla poule scudetto, una competizione che non ho mai giocato».

OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE - Gli obiettivi non mancano all’attaccante, che ha forse pagato un prezzo troppo salato per l’unico errore commesso in una stagione fino a quel momento senza macchia, considerate anche le prestazioni positive che lo hanno contraddistinto per tutto il campionato: «Mi è dispiaciuto discutere con qualcuno e rimanere fuori, ancora di più perché avevo l’obiettivo della classifica cannonieri da raggiungere, ma mancano ancora tre partite più la poule scudetto e vediamo cosa succederà. Di certo finire in questo modo non era preventivato, cercherò di far ricredere qualcuno sul mio conto».

LE VOCI - Alcuni rumors di mercato, peraltro, trapelati da un media locale nei giorni scorsi, vorrebbero la società orientata a non confermare l’attaccante per la prossima stagione in Lega Pro: «Bisognerebbe chiedere a loro, non so che fonti abbiano, quello che so è che la società non mi ha ancora detto nulla. Per quanto mi riguarda, arrivato a 30 anni, vorrei giocarmi le mie carte a Piacenza, in Lega Pro. Se poi la società deciderà di puntare su altri attaccanti lo accetterò con serenità, è il calcio e noi giocatori siamo come palline che vengono sballottate da una parte e dall’altra. A prescindere da come andrà a finire la mia vicenda, questa stagione rimarrà sempre nel mio cuore, per la vittoria della mia prima serie D e per il bel campionato che ho disputato».
Il rapporto con il tecnico, l’inflessibile Arnaldo Franzini, non è stato scalfito, almeno stando alle parole di Marzeglia: «Con il mister non ci sono problemi, lui fa le sue scelte e valuta chi deve giocare in base a quanto vede durante gli allenamenti in settimana. Spiace restare fuori ma non posso che accettare le sue decisioni».
Marcello Astorri

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