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Calciomercato - Il Piacenza lavora su due squadre

Non si è mai stati più vicini di così. Se Pro e Piacenza dovessero far confluire le proprie forze in un’unica squadra, parlando in termini di giocatori, ne uscirebbe sicuramente una compagine di livello. Facendo qualche esercizio di fantasia...

Non si è mai stati più vicini di così. Se Pro e Piacenza dovessero far confluire le proprie forze in un’unica squadra, parlando in termini di giocatori, ne uscirebbe sicuramente una compagine di livello. Facendo qualche esercizio di fantasia, immaginando che verrebbero fatti alcuni acquisti, si può ipotizzare che possa nascere un Piacenza in grado di nutrire ambizioni anche in Lega Pro.
Se però le possibilità di un’unione sono molto elevate, non è ancora stato messo niente nero su bianco, così i fratelli Gatti portano avanti anche i progetti per un’eventuale ulteriore annata tra i dilettanti in Serie D.
Sarebbe infatti un errore dare per scontata la fusione (alcuni dirigenti sono ancora molto scettici sulla fattibilità dell'operazione), ci sono degli scogli di natura fiscale da superare nonostante ci sia già un accordo di massima su spartizione delle quote e organigramma.
Da fonti vicine al club rossonero filtra la notizia che martedì sera dovrebbe esserci un altro incontro tra Stefano Gatti e Alberto Burzoni, mentre giovedì è in programma la riunione dei soci del Pro Piacenza. Non è da escludere che Burzoni decida di rilevare tutto il Pro Piacenza per poi trattare da solo con i Gatti al fine di creare un unico Piacenza Calcio.

IL PIACENZA DOPO L’UNIONE - Partiamo dall’ipotesi unione, con iscrizione al campionato di Lega Pro. Franzini alla guida tecnica è scontato. Alfonso tra i pali, difesa a quattro con Castellana, Silva, Bini e Ruffini. In un ipotetico centrocampo a tre bisognerebbe intervenire con un paio di acquisti importanti da affiancare a Porcino. Sulla trequarti Matteassi, a supporto di Alessandro e una punta di grido che potrebbe essere il sempre corteggiassimo Salvatore Bruno. Il 4-3-1-2 è suggestivo, altrettanto, però, potrebbe esserlo il 4-4-2: sempre Alfonso in porta, difesa con Castellana, Silva, Bini e Ruffini, sugli esterni due posti per tre con Volpe, Matteassi e Lisi a giocarsi la maglia di titolare; centrocampo da inventare con un paio di acquisti di livello da compiere, attacco con Alessandro e una punta “big” da innestare. Da notare che, in entrambe le formazioni, basterebbero 3-4 acquisti per fare un grande salto di qualità.

IL PIACENZA IN SERIE D - Il diesse Cerri è molto operativo in questi giorni e la squadra per la D è già stata inquadrata nel caso non andasse in porto la fusione. L’allenatore sul quale la società punta, a prescindere dall'unione col Pro, è Arnaldo Franzini che ha già in mano un accordo di massima. E’ fatta anche per Matteassi e Silva, che ritornerebbero in biancorosso dopo anni. Occhi puntati, sempre tra i giocatori rossoneri, anche su Sanè, Porcino e Castellana. In difesa fa gola Cacioli del Rimini. Piacciono, inoltre, anche Selvatico della Correggese, Rubbo dell’Este e, per l’attacco, Pera del Rimini, Cristofoli e Longobardi del Sestri Levante. Per la porta invece c’è Boccanera del Castiglione o, in alternativa, Cortinovis del Seregno. Entrambi sono classe 1996. Per la casella del giovane ’97 c’è Giacomo Zecca, giovane attaccante di proprietà del Piacenza ma in prestito alla Primavera del Parma, che sicuramente rientrerà alla base dopo le vicissitudini societarie dei parmensi (su di lui c'è anche la Primavera del Torino). Ne uscirebbe una formazione, quindi, che sarebbe molto competitiva per la serie D: Boccanera (o Cortinovis), Sanè, Ruffini, Colicchio (o Cacioli) e un giovane; Saber, Selvatico, Porcino; Matteassi o Volpe, Pera (o Lombardi), Cristofoli. 
Marcello Astorri

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