1993-2023, il Piacenza al gran completo festeggia i 30 anni dalla prima storica promozione in Serie A

Ciò che siamo oggi lo dobbiamo in gran parte a quella squadra, che il 13 giugno di trent’anni fa scrisse quella che possiamo serenamente definire come la più grande storia d’amore della città: la piccola e fredda Piacenza, per molti addirittura in Lombardia e non in Emilia, vola per la prima volta nella Serie A più bella e competitiva di tutti i tempi. Lo dobbiamo a un manipolo di uomini straordinari che trovarono la propria gloria nella rete di Fulvio da Passirano in un magnifico pomeriggio a Cosenza, era il 13 giugno 1993 e oggi, a distanza di 30 anni esatti, gli eroi della “rivoluzione biancorossa” si sono trovati a Piacenza, più esattamente nel centro sportivo di Quarto, per festeggiare quella storia, quel film, quel romanzo che - come scrisse il nostro giornalista Matteo Marchetti nella prefazione del libro Ritratti di una maglia - col passare degli anni invece di annebbiarsi e ingiallire diventa sempre più emozionante.

Sono stati i nostri migliori anni, la sera del ritorno da Cosenza ha segnato ben più di una generazione di piacentini non solo per la promozione in Serie A con la festa alla Galleana, piuttosto perché - e qui torniamo all’inizio - non è tanto il campionato in cui giochi a fare la differenza, ma quello che lascia in eredità. E oggi a Quarto questa eredità si è vista, l’abbiamo toccata con mano: c’erano tifosi senza limiti di età, chi a quel tempo era adolescente o ragazzino e chi 30 anni fa era adulto e oggi magari è nonno. Ci sono perfino dei millenial, che nemmeno erano nati, soprattutto ci sono volti presenti tre decenni fa a Cosenza e alcuni che erano pochi mesi fa a Pordenone da ultimi in classifica.

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