Viali: «Mi tengo stretto questo punto». Pagelle
Il Pro Piacenza spreca al Garilli lennesima occasione doro in un sabato strano per i piacentini che sbagliano lapproccio sotto il profilo della personalità, commettono una marea di errori tecnici (anche i più semplici) ma alla fine si prendono...
Il Pro Piacenza spreca al Garilli lennesima occasione doro in un sabato strano per i piacentini che sbagliano lapproccio sotto il profilo della personalità, commettono una marea di errori tecnici (anche i più semplici) ma alla fine si prendono un punto che permette di agganciare il Lumezzane in classifica (sconfitto a Bassano) e poter guardare il bicchiere mezzo pieno, come dirà Viali nel post partita: «A oggi saremmo salvi, questa è lunica cosa che conta, perciò voglio vedere il risultato in modo positivo».
Verissimo, come è altrettanto giusto dire che le occasioni più nitide - seppur regalate da svarioni difensivi del Pro - si contano solamente tra i piedi del Renate che avrebbe onestamente meritato qualcosa di più. Alla fine del campionato mancano tre giornate e a questo punto della stagione lestetica lascia il tempo che trova, contano i fatti. «Per questo motivo dico che oggi, seppur in una prestazione poco brillante, cè da guardare solamente gli aspetti positivi della giornata - spiega Viali - e poi il Renate ha costruite due palle gol su nostri regali, per il resto è stata una partita bruttina e poco spettacolare. Cercavamo la vittoria e non ci siamo riusciti, volevamo uscire dalla zona playout e ce labbiamo fatta». In realtà il Pro Piacenza è a quota 35 punti a pari merito col Lumezzane e grazie alla vittoria nello scontro diretto dellandata sarebbe salvo, ma allultima giornata i piacentini vanno proprio in casa del Lumezzane. «Lo dico da settembre - prosegue Viali - questo campionato si deciderà allultimo turno. Oggi cerano molti giocatori sottotono, siamo stati poco frizzanti in attacco e alla lunga abbiamo pagato alcune situazioni fisiche, come Barba che non era al meglio».
Giornata da incorniciare per il giovane portiere classe 1996, Riccardo Bertozzi, che ha salvato il risultato con due eccellenti uscite su Ekuban lanciato a rete: «La seconda è stata molto difficile e sono stato bravo a rimanere in piedi. Sono contento di questo esordio, il mio obiettivo era tenere la porta inviolata e ci sono riuscito. E difficile allenarsi tutto lanno sapendo di non giocare mai, ma davanti ho un top player come Fumagalli e da lui posso imparare molto - ha detto il portiere - prima della partita mi ha detto di rimanere sereno e concentrato».
Giacomo Spotti
Le pagelle di Giacomo Spotti
Bertozzi 7.5: inoperoso nei primi 45, nella ripresa la propria difesa gli regala due autentiche patate bollenti e lui le disinnesca con uscite da applausi. Aiutato dallimprecisione di Ekuban fa comunque un ottimo esordio in Lega Pro.
Cardin 5: male per tutta la partita, impreciso, spento, lento e distratto. I suoi 90 sono tutti qui.
Calandra 4.5: la sua partita dura 22 in cui condensa due erroracci, sul primo lancia a rete Iovine, lo stende e viene graziato con lammonizione. Rischia la stessa sanzione in altre due occasioni e Viali decide di toglierlo prima che la situazione diventi irrimediabile. Dal 22 st Ruffini 5: con il suo ingresso, rispetto a Calandra, migliora solo il fatto che non rischia il cartellino rosso. Per il resto è confusione totale, a sua discolpa il fatto che gioca con una micro lesione al menisco.
Gomis 5.5: sottotono e stanco come tutto il reparto, non è aiutato da Maietti e viene travolto anche lui dal dinamismo della mediana ospite che spesso e volentieri lo infila. A un certo punto capisce le difficoltà e iniziare a giocare solo di agonismo.
Sall 7.5: a tratti sembra Sall contro Renate, è davvero ovunque e chiude ogni spazio con precisione e puntualità, quando non ci riesce usa il fisico e lì sono dolori per tutti. Prestazione maiuscola sotto tutti i profili, tattico e tecnico.
Bini 6: meno calmo del solito, qualche sbavatura di troppo nel finale, in complesso però mette la solita museruola allattacco avversario aiutato da un compagno di reparto in forma smagliante.
Rantier 5: in giornate come queste servono la sua esperienza e la sua classe, lui fa lesatto contrario e sparisce fin dal fischio dinizio. Non aiuta la manovra in fase offensiva ed è risucchiato anche dalla giornata negativa di un Pro che non costruisce mezza palla gol. Dal 45 st Orlando: sv.
Carrus 6: se supportato da due guardie che si smazzano anche il suo lavoro allora può fare la differenza, oggi però viene abbandonato sia da Maietti sia da Gomis, gli esterni sono ancorati al loro posto e tutto diventa più difficile.
Speziale 5.5: nel primo tempo ha una sola palla buona e Moschin la disinnesca in corner. A lungo andare i pochi rifornimenti lo mettono ai margini. Davanti è meno frizzantino rispetto alle ultime due uscite.
Barba 5.5: si vede che non sta bene e risente ancora della botta rimediata a Bassano. Vivacchia tra centrocampo e attacco, si costruisce un tiro sballato e incide meno del solito sulla manovra.
Maietti 5: letteralmente fuori fase, fuori partita, fuori da tutto. Non si vede mai in oltre 70 di partita, giusto per un paio di falli e nulla più. Dal 27 st Alessandro 6: ha il merito di far salire la squadra e sfiora il gol con un bel tiro a giro, doveva entrare prima.
Viali 6: difficile dare un voto perché la squadra oggi aveva poca personalità in campo, tuttavia gestisce bene i cambi inserendo una punta nel momento di maggior difficoltà della squadra. Forse Alessandro andava mandato in campo prima.
Verissimo, come è altrettanto giusto dire che le occasioni più nitide - seppur regalate da svarioni difensivi del Pro - si contano solamente tra i piedi del Renate che avrebbe onestamente meritato qualcosa di più. Alla fine del campionato mancano tre giornate e a questo punto della stagione lestetica lascia il tempo che trova, contano i fatti. «Per questo motivo dico che oggi, seppur in una prestazione poco brillante, cè da guardare solamente gli aspetti positivi della giornata - spiega Viali - e poi il Renate ha costruite due palle gol su nostri regali, per il resto è stata una partita bruttina e poco spettacolare. Cercavamo la vittoria e non ci siamo riusciti, volevamo uscire dalla zona playout e ce labbiamo fatta». In realtà il Pro Piacenza è a quota 35 punti a pari merito col Lumezzane e grazie alla vittoria nello scontro diretto dellandata sarebbe salvo, ma allultima giornata i piacentini vanno proprio in casa del Lumezzane. «Lo dico da settembre - prosegue Viali - questo campionato si deciderà allultimo turno. Oggi cerano molti giocatori sottotono, siamo stati poco frizzanti in attacco e alla lunga abbiamo pagato alcune situazioni fisiche, come Barba che non era al meglio».
Giornata da incorniciare per il giovane portiere classe 1996, Riccardo Bertozzi, che ha salvato il risultato con due eccellenti uscite su Ekuban lanciato a rete: «La seconda è stata molto difficile e sono stato bravo a rimanere in piedi. Sono contento di questo esordio, il mio obiettivo era tenere la porta inviolata e ci sono riuscito. E difficile allenarsi tutto lanno sapendo di non giocare mai, ma davanti ho un top player come Fumagalli e da lui posso imparare molto - ha detto il portiere - prima della partita mi ha detto di rimanere sereno e concentrato».
Giacomo Spotti
Le pagelle di Giacomo Spotti
Bertozzi 7.5: inoperoso nei primi 45, nella ripresa la propria difesa gli regala due autentiche patate bollenti e lui le disinnesca con uscite da applausi. Aiutato dallimprecisione di Ekuban fa comunque un ottimo esordio in Lega Pro.
Cardin 5: male per tutta la partita, impreciso, spento, lento e distratto. I suoi 90 sono tutti qui.
Calandra 4.5: la sua partita dura 22 in cui condensa due erroracci, sul primo lancia a rete Iovine, lo stende e viene graziato con lammonizione. Rischia la stessa sanzione in altre due occasioni e Viali decide di toglierlo prima che la situazione diventi irrimediabile. Dal 22 st Ruffini 5: con il suo ingresso, rispetto a Calandra, migliora solo il fatto che non rischia il cartellino rosso. Per il resto è confusione totale, a sua discolpa il fatto che gioca con una micro lesione al menisco.
Gomis 5.5: sottotono e stanco come tutto il reparto, non è aiutato da Maietti e viene travolto anche lui dal dinamismo della mediana ospite che spesso e volentieri lo infila. A un certo punto capisce le difficoltà e iniziare a giocare solo di agonismo.
Sall 7.5: a tratti sembra Sall contro Renate, è davvero ovunque e chiude ogni spazio con precisione e puntualità, quando non ci riesce usa il fisico e lì sono dolori per tutti. Prestazione maiuscola sotto tutti i profili, tattico e tecnico.
Bini 6: meno calmo del solito, qualche sbavatura di troppo nel finale, in complesso però mette la solita museruola allattacco avversario aiutato da un compagno di reparto in forma smagliante.
Rantier 5: in giornate come queste servono la sua esperienza e la sua classe, lui fa lesatto contrario e sparisce fin dal fischio dinizio. Non aiuta la manovra in fase offensiva ed è risucchiato anche dalla giornata negativa di un Pro che non costruisce mezza palla gol. Dal 45 st Orlando: sv.
Carrus 6: se supportato da due guardie che si smazzano anche il suo lavoro allora può fare la differenza, oggi però viene abbandonato sia da Maietti sia da Gomis, gli esterni sono ancorati al loro posto e tutto diventa più difficile.
Speziale 5.5: nel primo tempo ha una sola palla buona e Moschin la disinnesca in corner. A lungo andare i pochi rifornimenti lo mettono ai margini. Davanti è meno frizzantino rispetto alle ultime due uscite.
Barba 5.5: si vede che non sta bene e risente ancora della botta rimediata a Bassano. Vivacchia tra centrocampo e attacco, si costruisce un tiro sballato e incide meno del solito sulla manovra.
Maietti 5: letteralmente fuori fase, fuori partita, fuori da tutto. Non si vede mai in oltre 70 di partita, giusto per un paio di falli e nulla più. Dal 27 st Alessandro 6: ha il merito di far salire la squadra e sfiora il gol con un bel tiro a giro, doveva entrare prima.
Viali 6: difficile dare un voto perché la squadra oggi aveva poca personalità in campo, tuttavia gestisce bene i cambi inserendo una punta nel momento di maggior difficoltà della squadra. Forse Alessandro andava mandato in campo prima.