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Ribaltone in casa Pro Piacenza: è la prima rivoluzione

Alla notizia dell’abbandono della carica presidenziale del Pro Piacenza da parte di Domenico Scorsetti fanno seguito i saluti del direttore generale Roberto Tagliaferri che non proseguirà la sua attività all’interno del club rossonero. Al vertice...

Alla notizia dell’abbandono della carica presidenziale del Pro Piacenza da parte di Domenico Scorsetti fanno seguito i saluti del direttore generale Roberto Tagliaferri che non proseguirà la sua attività all’interno del club rossonero. Al vertice della società dal 1 luglio ci sarà il consigliere Alberto Burzoni, che prende in mano le redini decisionali del Pro Piacenza - Scorsetti invece dal prossimo mese non farà nemmeno più parte dei soci - mentre il candidato principale per sostituire Tagliaferri è Angelo Gardella.
«Sono stato al Pro Piacenza per 6 anni - ci spiega Tagliaferri - e voglio precisare che non ho dato le dimissioni, semplicemente non ho rinnovato l’accordo che scadrà il 1 luglio. I motivi principalmente sono dettati dal mio primo lavoro, fare il DG di una squadra di Lega Pro inizia a richiedere un impegno eccessivamente elevato in termini di ore e onestamente io ho sempre meno tempo oltre ad avere altre priorità. Sarò sempre il primo tifoso del Pro Piacenza, sono arrivato in rossonero 6 anni fa, nel 2010, la società era dilettantistica con 50 bambini. Oggi invece si appresta a disputare il suo terzo campionato consecutivo in Lega Pro con un settore giovanile che è un fiore all’occhiello: direi che abbiamo fatto un ottimo lavoro».
Grande senso di appartenenza per quello che dal 1 luglio sarà l’ex presidente, Domenico Scorsetti: rimarrà in carica anche in questi ultimi giorni di giugno per permettere l’iscrizione della squadra alla Lega Pro (la documentazione sarà presentata martedì), ciononostante è inevitabile non osservare come all’interno del Cda rossonero ci siano stati numerosi strappi altrimenti non si sarebbe mai arrivati a questo ribaltone con Scorsetti che esce di scena senza accettare la proposta della vicepresidenza.
Il consigliere Burzoni ha preso in mano le redini decisionali dopo che da un paio d’anni trainava la società sotto l’aspetto economico, ma questo cambio ha portato innanzitutto allo stallo del mercato e della nomina del tecnico: il candidato numero uno rimane Fulvio Pea (ex Cremonese) ma tutto potrebbe cambiare nel giro di pochi giorni perché lo stesso DS Riccardo Francani ci ha confermato di non aver mai contattato il tecnico. Quindi? Non sono da escludere altri ribaltoni nelle cariche principale di un Pro Piacenza che dopo 6 anni vissuti alla grande, sul piano sportivo, si appresta ad apportare i primi cambiamenti radicali a un impianto che fino a maggio funzionava come un orologio svizzero almeno nei risultati.
E Piacenza, infine, si ritroverà per la prima volta nella sua storia con due squadre in Lega Pro, entrambe con un budget limitato e con lo stesso obiettivo: una comoda salvezza.

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