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Pro Piacenza - Pea: «Applaudo i miei ragazzi». Gallo: «Per noi era un match point». Le pagelle

Il tecnico dei rossoneri è amareggiato: «Onestamente, per quanto visto in campo, avremmo meritato almeno il pareggio. I miei ragazzi hanno speso tanto in questi mesi, avevo chiesto una prova d'orgoglio e l'ho ottenuta»

E’ sufficiente il dato dei corner battuti, 11 a 2, per dire che il Pro Piacenza visto in campo contro il Como non è certamente quello spento che ha perso con Livorno e Piacenza. I rossoneri giocano un gran bella partita e sono, ancora una volta, puniti in modo troppo severo. Il Como torna a casa con tre punti importanti, i lombardi giocano un bel primo tempo e nella ripresa sono bravi a reggere l’urto nel momento di flessione, tuttavia i piacentini avrebbero meritato il pareggio a conti fatti.
«Direi di sì - spiega Fulvio Pea al termine della gara - sono contento che si sia vista la bella prova che hanno offerto i miei ragazzi, nel primo tempo hanno giocato un gran calcio e negli spogliatoi c’era molto rammarico perché, dopo una partita del genere, dovevamo uscire con almeno un punto. Ricordiamoci che davanti avevamo un avversario di grande spessore, costruito per centrare i playoff e con giocatori che hanno fatto la Serie B, però credo di aver visto uno dei migliori Pro Piacenza della stagione questa sera. Ai nostri avversari abbiamo concesso poco, la prima rete è arrivata sugli sviluppi di una punizione e nella ripresa il loro gol ci punito oltremodo. Avevo chiesto una prova di orgoglio - chiude Pea - e l’ho ottenuta, non mi piace dirlo ma stavolta siamo stati sfortunati». Playoff che si allontanano? «Il nostro miracolo l’abbiamo già fatto, pensiamo a giocare così anche nelle ultime tre partite e poi faremo i conti».
Raggiante invece Gallo in sala stampa: «La partita mi è piaciuta, giocata bene da entrambe le squadre, ma noi abbiamo disputato una prima mezzora superlativa. Ho provato questo nuovo sistema con Di Quinzio e Le Noci sulla trequarti perché ultimamente stavamo diventando troppo prevedibili, ora vogliamo puntare maggiormente sul possesso palla e in questa direzione stiamo lavorando. Vorrei sottolineare la bravura dei miei ragazzi nel saper gestire e cambiare tre moduli diversi nell’arco dei novanta minuti, nella ripresa invece ho percepito che la gara poteva sfuggirci di mano e allora ho aumentato il peso dell’attacco». Quanto contano questi tre punti? «Oggi era un match ball in chiave spareggi ma serve un ancora sforzo».

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