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Pro Piacenza - I pagelloni di metà stagione. Pesenti trascinatore a suon di gol

Cavalli (passato la scorsa settimana al Como) la delusione della prima parte del campionato. Fumagalli è la solita sicurezza ma la vera sorpresa è Pugliese, partito come riserva e ora titolare fisso nella formazione di Pea

Venti giornate sono passate. Ventuno se si considera anche il match rinviato contro il Siena (si giocherà il 25 gennaio) per la fitta nebbia che cinse d’assedio il Garilli l’ultima domenica prima di Natale. Per il Pro i punti collezionati nella prima tornata di stagione sono diciannove, tre in meno rispetto a quelli raccolti nella scorsa stagione dalla squadra guidata da Viali, ancorato al tredicesimo posto con il suo Südtirol nel girone B. Lo stesso girone affrontato dai rossoneri nel primo anno tra i professionisti: correva il campionato 2014/15.
I diciannove punti raccolti finora sono frutto di cinque vittorie (tre in casa e due in trasferta) e quattro pareggi (di cui uno solo conquistato lontano dal Garilli).
Guardando alla stagione precedente, dopo venti partite il Pro aveva segnato quattordici reti raccogliendone in fondo al sacco ventitre. Il bilancio rispetto all’anno passato parla chiaro: aumenta sia il numero delle reti segnate (18, 0,9 a partita) che il dato di quelle subite (28, 1,2 a partita). Se in avanti non c’è più Rantier – capocannoniere del Pro di Viali – è Pesenti a guidare l’attacco: l’ariete di Treviglio ha già eguagliato il bottino del francese che però non aveva segnato nemmeno un gol su rigore (sono invece cinque i penalty realizzati da Pesenti). Ha pesato (e peserà ancora) molto lo stop di Marchionni, tra i pochi capaci di saltare l’uomo e trovare il guizzo in velocità.
Mettendo sotto la lente di ingrandimento la difesa emerge un quadro senza troppe sfumature. Nero come qualche black-out  che ha minato una solidità costruita (ma ancora da ottimizzare) con il tempo da Pea. Bianco come l’innesto che va a completare uno scacchiere dove sulla sinistra si è registrato talvolta qualche scricchiolio. Scricchiolio che ha interessato anche la mediana dove Cavalli – passato al Como nei giorni scorsi – non ha offerto l’apporto di ordine e garantito da Carrus.


I PAGELLONI DI META’ STAGIONE

PORTIERI

FUMAGALLI 8 – Un otto pieno, senza discussioni. Il portiere rossonero non sfigurerebbe di certo in squadre di caratura superiore. Valore aggiunto della squadra si è spesso dimostrato decisivo. Pochi, pochissimi i giri a vuoto: proprio come l’anno scorso la salvezza passa anche (e soprattutto) dai suoi guantoni.

BERTOZZI SV – Ancora nessun gettone a referto in campionato: non può che ammirare le prodezze di Fumagalli aspettando il momento giusto per poter dire la sua.

DIFENSORI

BINI 6,5 – Fascia di capitano ben stretta sul braccio e titolarità praticamente indiscussa nella retroguardia. Per Bini una prima parte di stagione senza particolari acuti ma contraddistinta da una buona continuità. Otto i gialli raccolti: uno in più rispetto a quelli collezionati in tutta la passata stagione.

ASPAS 7 – Se Bini porta la fascia di capitano sul braccio, Aspas ne indossa una diversa. Invisibile forse anche più incisiva. Lo spagnolo ha dimostrato di sapersi destreggiare senza patemi in difesa dove, anzi, ha dimostrato di poter dire la sua. Gli anni passano ma pare quasi non sentirli.

SALL 6 – Tirato fuori dal cilindro da Viali, schierato con costanza da Pea. Il centrale senegalese è capace di alternare prestazioni di tutto rispetto a qualche mancanza di attenzione che può rivelarsi fatale. Peccati di gioventù che solo il campo può limare.

CARDIN 6,5 – Su e giù per la fascia. Senza saltare praticamente un minuto di gara. La corsia di destra è affar suo e il terzino ex Pavia fa di tutto per tenersela stretta. Buon dinamismo anche se un po’ di precisione in più sui cross non guasterebbe, soprattutto a Pesenti.

SANE 6 – Balzato all’onore delle cronache per il rosso rimediato nel derby gotico, il terzino è un cavallo di ritorno dopo la parentesi di Pontedera della scorsa stagione. Rendimento sufficiente e poco più: qualche amnesia non è però mancata.

CALANDRA 6 – Nove gettoni collezionati finora per un terzino che ha saputo cavarsela anche come terzo di difesa. Un rincalzo che ha saputo rispondere presente nei momenti di bisogno.

PIANA 5,5 – Pea ha spesso mischiato le carte in tavola in difesa. Che gli interpreti siano tre o quattro la sostanza però non cambia: gli spazi si sono ristretti parecchio per l’ex doriano cui talvolta è stato preferito anche Calandra. Chiuderà la stagione ad Alessandria.

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