Pro Piacenza - Soci coltelli. Burzoni, bordate contro Tacchini: «O mi cede le quote o non vado avanti»
Il presidente rossonero è un fiume in piena: «Finanzio una società di cui non sono proprietario e Tacchini ora mi chiede soldi per cedermi le sue quote. A queste condizioni non sono disposto ad andare avanti. Ho una persona disposta a entrare per aiutarmi»
ADDIO PRO?
«Il caso è semplice: Tacchini mi ha chiesto, tramite altre persone con cui lui parla come Gardella o Francani, che gli devo liquidare la sua quota se voglio il 50%. Io rispondo che a Tacchini non voglio dare un solo euro anzi, se non mi regala il suo 50% come promesso io non vado avanti. Da solo non ce la faccio, loro non mi aiutano e ho trovato un possibile socio, di cui non vi rivelo il nome, che vorrebbe entrare per darmi una mano nel progetto, ma non può farlo perché non ho quote da dargli. Questo è il nodo della vicenda. Io sognavo una società fatta di amici e invece siamo giunti a tanto, mi ritrovo a essere quello che ci mette i soldi e non può decidere. Inoltre sono stato lasciato solo da tutti, Fulvio Pea l’ho voluto io e mi hanno fatto tutti la guerra, compreso direttore sportivo e vice allenatore, che era un uomo di Tacchini e non mio».