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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Pro Piacenza - Aspas: «Sarà una partita equilibrata»

Con 42 presenze in rossonero lo spagnolo Jonathan Aspas è ormai uno dei veterani del Pro Piacenza ma è anche uno di quelli che ha vestito le due maglie della città: in biancorosso dal 2007 al 2009 con Somma prima e Stefano Pioli poi. In effetti il...

Con 42 presenze in rossonero lo spagnolo Jonathan Aspas è ormai uno dei veterani del Pro Piacenza ma è anche uno di quelli che ha vestito le due maglie della città: in biancorosso dal 2007 al 2009 con Somma prima e Stefano Pioli poi. In effetti il primo derby in Lega Pro tra le due formazioni è un festival degli ex: nel Piacenza ci sono Silva, Castellana, Cazzamalli, Barba Matteassi, Franchi e il tecnico Franzini, il Pro invece risponde con Bini (squalificato) e Aspas.
E proprio lo spagnolo ex Celta Vigo inquadra il momento del suo Pro Piacenza, reduce dalla sconfitta di Livorno ma con il morale ritrovato grazie ai 10 punti ottenuti nelle ultime 5 partite.

Innanzitutto partiamo dalle sensazioni che vivrà domenica avendo vestito la maglia del Piacenza e ora quella Pro.
«Un po’ di emozione ci sarà, anche se del mio antico Piacenza non è rimasto nulla se non lo stadio e i tifosi. Sono cambiate tante cose dal 2009 però è sempre una partita emozionante per me perché sono particolarmente legato a questa città. A Piacenza ho trovato mia moglie».

Che partita si aspetta?
«Sarà una gara bella da giocare perché entrambe le squadre arrivano da una sconfitta e sia noi sia il Piacenza abbiamo voglia di tornare subito alla vittoria».

Il Pro Piacenza come ci arriva a domenica?
«Stiamo bene psicologicamente. I risultati non sono stati positivo in avvio di campionato nonostante il gioco, adesso abbiamo fatto un bel periodo trovando tanti punti, tranne che a Livorno dove la squadra ha comunque reagito bene nella ripresa sfiorando il pareggio. Arriviamo alla partita contro il Piacenza in un buon momento e speriamo di vincere».

Pea non ha mai avuto dubbi: diceva che mancava solo il gol.
«Concordo, all’inizio spesso facevamo la gara imponendo il gioco dopodiché gli altri segnavano e noi no. Ora abbiamo trovato una quadratura, Pesenti ha iniziato a segnare e la situazione si è sbrogliata dando maggior fiducia a tutti noi».



Questo Pro Piacenza possiede i mezzi per evitare i playout?
«Assolutamente sì. L’anno scorso ci si lamentava perché eravamo compatti ma con dei limiti in attacco, quest’anno con Musetti, Pozzi e Pesenti, da quanto vedo in allenamento, siamo in crescita. Chiaro che costruire una squadra nuova ogni anno, con un allenatore nuovo, fa risultare tutto più difficile soprattutto perché serve tempo».

Aspas difensore centrale ci mancava: come si trova?
«Devo ringraziare il capitano Bini che mi aiuta con la posizione, mi parla tanto e fa a botte per me - dice ridendo. Mi dà fiducia e tranquillità perché non avevo quasi mai giocato in questo ruolo, se non un paio di volte, però mi trovo bene perché la guerra la fanno gli altri, io devo chiudere in copertura e impostare. Chiaro che a centrocampo mi diverto di più perché tocco il pallone con maggior frequenza ma a me, in fondo, basta sapere che serve alla squadra per vincere».

Chi toglierebbe al Piacenza?
«Tutti se fosse possibile. E’ una squadra costruita molto bene con un allenatore che lavora in modo positivo. Ci sono ex giocatori del Pro che ci conoscono e sanno come lavoriamo, sarà una partita in cui il primo che segnerà probabilmente porterà a casa i tre punti. Si è visto in Coppa ad agosto: squadre abbottonate, che si temono e con tanto rispetto».

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