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Pro Piacenza - Fulvio Pea: «Arezzo come una montagna? Giochiamo senza fare calcoli»

Il tecnico: «A Pontedera non meritavamo di perdere, ma nemmeno di vincere, abbiamo giocato facendo troppi calcoli e pensando alla classifica»

Appare come una montagna da scalare anche per una squadra come il Pro Piacenza, reduce da un ottimo periodo bloccato solamente dalla sfortunata parentesi di Pontedera, dove i piacentini avrebbero meritato almeno un pareggio ma hanno raccolto, invece, zero punti.
La montagna ha il nome dell’Arezzo, che domenica sarà al Garilli (16.30) con tutta l’intenzione di far saltare il banco per mantenere l’attuale seconda posizione in classifica - a braccetto con il Livorno e a -7 dalla capolista Alessandria - conquistata a suon di vittorie. Si affrontano insomma due squadre che arrivano da una leggera battuta d’arresto - Pro sconfitto a Pontedera e Arezzo fermato sul pari dalla Lucchese - ma con i giri del motore a pieno regime visto il rendimento ottenuto da quando è ripreso il campionato.
«E’ il bello e il brutto del mondo del calcio - spiega Fulvio Pea - nel senso che te la puoi giocare con tutti, ma vale anche il viceversa. Quello che mi lascia tranquillo è che nei momenti importanti la mia squadra non è mai mancata. Chiaro che la partita è tremendamente difficile perché l’Arezzo, insieme alla Lucchese, propone calcio e inoltre dispone di una rosa importante e ricca di qualità».

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