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Lega Pro - Quante società in difficoltà, a oggi si fatica mantenere il format a 60 squadre

Il 30 giugno scadono i termini per presentare la domanda d'iscrizione, stipendi, strutture e fideiussione devono essere pronti per quella data ma come accade ogni anno sono molte le squadre che tremano. Piacenza e Pro Piacenza completamente in regola

CHI RISCHIA - Il Como della signora Puni, o lady Essien, è al centro di una vicenda dai contorni oscuri. La nuova proprietà aveva promesso di saldare gli stipendi arretrati di aprile, maggio e giugno entro la settimana scorsa, ma al momento i soldi sarebbero bloccati in Inghilterra. Questo è un passo fondamentale per chiedere una nuova fideiussione e completare l’affiliazione alla serie C (vitale per l’iscrizione al campionato), ma i giorni passano senza novità e sono sempre di più i tifosi in riva al lago a essere pessimisti. Sono in difficoltà Maceratese (anche se qualcosa in senso positivo comincia a muoversi), Mantova, Akragas, Messina, Vicenza, Fondi (la proprietà è intenzionata ad acquistare la Ternana e ad abbandonare). Il Catanzaro è in bilico per i problemi giudiziari occorsi al presidente Cosentino, ma nelle ultime ore sembra ci possano essere sviluppi positivi riguardo l’iscrizione al campionato.

SCENARI - Se è vero che alcuni dei casi elencati potrebbero risolversi, è verosimile che almeno 3-4 posti potrebbero rimanere vacanti alla scadenza del 30 giugno. Allora si attiverebbe la macchina dei ripescaggi. Si è già detto del Lumezzane, che rimane comunque un punto interrogativo. Il Rende sta facendo il possibile per avviare i lavori di adeguamento dello stadio per poi fare domanda di ripescaggio. Mentre la Vis Pesaro  - al nono posto nella graduatoria di merito - è l’unica che si è detta pronta a pagare i 300mila euro di fondo perduto e a stipulare le due fideiussioni - per un totale di 600mila euro - per ripescaggio e iscrizione. La Vibonese vuole richiedere la riammissione per le inadempienze di altre società. E’ certa invece - salvo colpi di scena clamorosi - la rinuncia di Rieti, Massese, Nocerina, Imolese, Gozzano e Ciliveghe Mazzano. Probabile allora che si anticipi il processo di riduzione degli organici come vorrebbe il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. Nel giro di un paio d’anni, infatti, la serie C dovrebbe ridursi a una rosa di 36-40 società. Segno tangibile di questa volontà è che dalla stagione 2017/2018 saranno aboliti i ripescaggi.

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