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Il salto doppio di Luca Buzzoni, dagli Allievi all'Eccellenza

Per la squadra non è andata molto bene (sconfitta casalinga per 3-2), ma per lui rimarrà una domenica speciale, da ricordare per l'esordio e anche per la prestazione offerta. Contro la Folgore Rubiera, i pali della Vigor Carpaneto 1922 erano...

Per la squadra non è andata molto bene (sconfitta casalinga per 3-2), ma per lui rimarrà una domenica speciale, da ricordare per l'esordio e anche per la prestazione offerta. Contro la Folgore Rubiera, i pali della Vigor Carpaneto 1922 erano difesi da Luca Buzzoni, classe 1999 e "catapultato" titolare in Eccellenza da mister Ciceri che doveva fare i conti con l'assenza per squalifica del titolare Marco Serena. Dalla porta degli Allievi a quella della massima serie regionale: un bel salto per chiunque, ma l'estremo difensore piacentino ha saputo farsi trovare pronto in quello che è stato il suo esordio non solo in categoria, ma anche nel complesso nel "calcio dei grandi".

Originario di San Polo, nel suo paese ha iniziato ad avvicinarsi al calcio all'età di sei anni, mentre ora sta disputando la sua sesta stagione a Carpaneto, dove ha cominciato l'avventura negli Esordienti per poi proseguirla nei Giovanissimi e infine negli Allievi. Nelle scorse settimane, era stato convocato a più riprese in prima squadra, andando in panchina, mentre domenica scorsa è sceso in campo contro la Folgore Rubiera. Le tre reti subite, tutte a firma di una "vecchia volpe" come Salvatore Greco (che a Carpaneto ha festeggiato il 300esimo gol in carriera), non hanno intaccato il suo esordio, con Buzzoni bravo a farsi trovare pronto nell'arco dei novanta minuti.

"L'esordio - spiega il giovanissimo portiere della Vigor - è andato bene, anche se purtroppo abbiamo perso. I compagni mi hanno aiutato molto e ho cercato di fare ciò che mi veniva suggerito durante la partita; nel mio piccolo, ho provato anch'io a dare una mano a loro".
Dagli Allievi all'Eccellenza: un bel salto. Cosa ti ha impressionato maggiormente?
"Rispetto al calcio giovanile, il gioco è mille volte più veloce. Devi rimanere concentrato al cento per cento per tutta la partita, altrimenti perdi lucidità e puoi commettere errori".
Chi è il tuo modello di portiere?
"Ho sempre ammirato Iker Casillas, a mio avviso il più forte: plastico e in grado di dare sicurezza alla squadra".
Alla Vigor hai davanti un ottimo portiere per la categoria come Marco Serena.
"Sono molto fortunato, anche perché lavoriamo con un preparatore come Francesco Cavi e per un giovane come me c'è la possibilità di imparare molto ogni giorno".

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