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Carpaneto - Ciceri: «Peccato solo per l'ultimo mese»

Niente polemiche o parole al veleno, per Andrea Ciceri che lascia Carpaneto per fare spazio ad Alberto Mantelli. Il tecnico lodigiano ringrazia patron Rossetti per l’opportunità, puntualizzando però alcuni aspetti del rapporto tra presidente e...

Niente polemiche o parole al veleno, per Andrea Ciceri che lascia Carpaneto per fare spazio ad Alberto Mantelli. Il tecnico lodigiano ringrazia patron Rossetti per l’opportunità, puntualizzando però alcuni aspetti del rapporto tra presidente e gruppo.

Come ti spieghi questa mancata conferma?
“Ho capito subito che per il presidente i risultati sarebbero stati l’elemento di valutazione del mio lavoro. Ho provato ad arrivarci con la mia idea di calcio, anche se sapevo che il tempo a disposizione per ricercare un’identità era ridotto. Fino a Pasqua la squadra è stata eccellente, tanto che abbiamo fatto vedere le streghe alle 3 capolista. Nel bilancio finale pesa l’ultimo mese, in cui la squadra ha perso un po’ di concentrazione e non è riuscita ad affrontare con la giusta tensione le ultime partite, insignificanti per la classifica. Non mi dò tutt’ora pace per aver sciupato nell’ultimo mese un percorso così positivo. Ma in questo periodo ritengo che anche il presidente abbia le sue responsabilità: è stato poco presente con la squadra, proprio nel momento in cui cominciavano a rincorrersi le voci sul futuro di tecnico e giocatori. E per la realtà di Carpaneto la sua figura, nel bene e nel male, come disse Lucci prima di me, è davvero l’unica insostituibile”.

Un bilancio dei tuoi mesi a Carpaneto?
“Considero il mio bilancio positivo, sia perché mi sono divertito e arricchito professionalmente, sia perché ho trovato una squadra provata dagli ultimi negativi risultati e un ambiente depresso, che ha ripreso fiducia di pari passo con la crescita della squadra. Sono arrivato con la tribuna semi-vuota e la lascio sempre piena, nonostante in classifica, fin dal mio arrivo, non abbiamo mai avuto niente da giocarci. Segno che quanto la squadra ha provato a fare è stato apprezzato.”

Quali errori pensi di aver commesso?
“Sicuramente, solo chi non decide o lascia decidere agli altri non sbaglia mai. E io sono abituato ad ascoltare tutti e a decidere con la mia testa. Ho il rammarico di avere avuto un Franchi a mezzo servizio, perché arrivato infortunato e deluso dalla parentesi di Piacenza. Ma, soprattutto, di avere avuto troppo poco a disposizione il giocatore che più di ogni altro sapeva rappresentarmi in campo, ovvero Simone Fumasoli”.

Come vedi il tuo futuro?
“Mi è spiaciuto che il Fiorenzuola non abbia pensato a me, perché stiamo parlando dell’unica piazza in cui sarei andato di corsa. Ora vaglierò eventuali proposte e, comunque vada, cercherò di mettere su qualche chilogrammo, così magari eviterò in futuro di essere definito ancora troppo giocatore”.

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