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Riduzione della quarantena per i vaccinati e del periodo di stop dopo il Covid. Le proposte della Figc dell'Emilia-Romagna

Il presidente Simone Alberici all'incontro con le società di Piacenza ha illustrato le idee a cui si sta lavorando. «Vaccinarsi è l'unico modo per garantire un futuro alla nostra attività». Obbligo di green pass anche per gli spettatori

Per giocare nei campionati di interesse nazionale, Eccellenza maschile e femminile, Serie C1 di Calcio a 5 e Serie C di calcio a 5 femminile, è comunque necessaria la certificazione verde contro il Covid19. «Come federazione invitiamo con forza tutti i nostri tesserati a vaccinarsi. Anche perché se in futuro la situazione dovesse peggiorare noi proporremo di mettere il green pass obbligatorio per tutte le categorie seniores, dunque a partire dalla Terza categoria. Diverso sarà il discorso per le giovanili, perché in quel caso seguiremo le indicazioni prese dal mondo della scuola».

Discorso spettatori: «In zona bianca gli impianti saranno aperti al 50 per cento, con preassegnazione del posto numerato e distanziamento di un metro, mentre in zona gialla la capienza scenderà al 25 per cento. Il green pass per assistere dalle tribune è obbligatorio per le gare ufficiali ma non per gli allenamenti congiunti». In questo caso qualche dubbio rimane. Ad esempio non si capisce perché per mangiare nella parte esterna di un ristorante la certificazione verde non serva mentre per seguire una gara, sempre all’aperto, sì. E soprattutto resta da capire come si organizzeranno le società per preassegnare i posti e come riusciranno a garantire il distanziamento dove non ci sono le tribune.

«L’attività sportiva ha un futuro se noi proseguiamo con la vaccinazione» ha ammonito Alberici, che dopo aver illustrato la nuova formula delle Coppe a eliminazione diretta «per riportare entusiasmo in una manifestazione che aveva perso un po’ di slancio» e aver spiegato la decisione (definita «politica») di non procedere ai ripescaggi in una stagione in cui di fatto non si è giocato, su richiesta delle società ha illustrato anche gli obiettivi su cui si sta lavorando per quanto riguarda quarantene e periodo di stop dall’attività agonistica dopo il Covid.

«Per quanto ci riguarda stiamo spingendo con le autorità competenti perché si pensi a una eliminazione della quarantena per i vaccinati. E vorremmo anche una riduzione del periodo di stop per chi ha passato la malattia. Oggi dalla negatività al nuovo via libera per la ripresa dell’attività devono trascorrere almeno 30 giorni, noi proponiamo diventi di due settimane». Tempistica che comunque allo stato attuale non è perentoria ma dipende dal medico di medicina dello sport che concede il nuovo via libera.

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