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Parla l'allenatore del Caorso: «Non ho mai chiesto all'arbitro di "dimenticare" l'espulsione»

Il tecnico, squalificato un mese, interviene con un testo scritto inviato alla nostra redazione. «La situazione si stava scaldando, ho solamente chiesto all'arbitro e al mio giocatore di stringersi la mano. Non capisco la squalifica»

Riceviamo e pubblichiamo il testo inviatoci dall'allenatore del Caorso, Flavio Zisa, squalificato dalla Figc piacentina perché, secondo quanto riportato nel referto dall'arbitro, durante Turris-Caorso avrebbe chiesto al direttore di gara di "dimenticare" una espulsione.

"Mi chiamo Flavio Zisa e sono l'allenatore dei giovanissimi del Caorso calcio, purtroppo dal comunicato uscito mercoledì dalla Figc di Piacenza è emerso che durante la gara Turris-Caorso al torneo Don Emilio Gobbi, invece di calmare il mio giocatore sono corso dall'arbitro chiedendogli di non mettere nel referto l'accaduto, cosa totalmente non vera. Ci tengo a difendere la mia posizione e la mia società perché spesso vengono riportati dagli arbitri cose non vere. Durante la partita giustamente l'arbitro ha allontanato dal campo il nostro giocatore perché si è riferito al proprio compagno di squadra con la frase "lui non sa arbitrare”. A fine gara sono entrato negli spogliatoi, la prima cosa che ho fatto è chiedere al mio giocatore perché fosse stato espulso, in campo non si era capito la motivazione. Il giocatore mi ha spiegato la frase detta da lui e utilizzando un linguaggio non adeguato ha mandato a quel paese l'arbitro che, nel frattempo raggiungeva il suo spogliato. 
Sentita la frase detta dal nostro giocatore è entrato negli spogliatoi volendo spiegazioni dal ragazzo e, siccome la situazione si stava scaldando, a quel punto sono intervenuto semplicemente dicendo: datevi la mano e la finiamo qua perché non sono cose belle, è solo una partita di un torneo, io sono adulto lei è un po’ più grande del nostro giocatore, cerchiamo di non esagerare. Alla fine il direttore di gara è uscito dagli spogliatoi e non è accaduto più nulla. Non capisco il perché della mia squalifica quando io ho solo cercato di tranquillizzare l'ambiente abbastanza teso. 
La cosa che ci tenevo era chiarire questa situazione perché non mi sembra corretto che l'accaduto venga visto in modo diverso da come sono andate realmente le cose".

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