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L'Emilia-Romagna elimina l'obbligo dei giovani in Prima categoria

Resta invece già definito l'utilizzo dei calciatori under sia in Eccellenza sia nel campionato di Promozione

La decisione ufficiale è arrivata con la nota sul comunicato odierno: anche l’Emilia-Romagna, come la Lombardia, ha eliminato per la prossima stagione l’obbligo di schierare calciatori giovani in Prima categoria.

Da Milano hanno motivato decisione presa «per non gravare di ulteriori obblighi le società - sono le parole del presidente del comitato lombardo Sergio Pedrazzini – in un momento storico complesso e che potrebbe essere modificato dalle disposizioni di legge previste dalla Riforma dello sport in tema di vincolo”.

Da Bologna la comunicazione ufficiale è arrivata nel pomeriggio e ora le società possono iniziare a impostare le rose che scenderanno in campo la prossima stagione; una decisione sicuramente complessa anche perché, bene ricordarlo, interessa in prima persona ragazzi che non hanno compiuto il percorso completo del settore giovanile visto il blocco delle attività agonistiche causato dal covid.

Lo stop all’utilizzo dei giovani riguarda esclusivamente la Prima categoria, di competenza dei vari comitati regionali (mentre in Seconda e in Terza per quanto concerne l’Emilia-Romagna non esistevano limiti già da quest'anno), mentre rimane comunque in vigore quanto già deciso a livello centrale per Eccellenza e Promozione, chiamate a schierare obbligatoriamente in campo un calciatore nato dopo il primo gennaio 2003 e uno nato dopo il primo gennaio 2004.

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