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Il dirigente del Corte Calcio nuovo delegato assemblare della Figc Emilia-Romagna. «La ripresa dell'attività? Dalla Promozione in giù per ora è complicato. Grande attenzione alle giovanili»

Altri sport hanno già dichiarato che bisogna prevedere di far giocare i ragazzi anche d’estate. Il tuo parere qual è?

«La mia speranza è che a primavera inoltrata ci sia un’apertura che consenta di sviluppare l’attività. Poi si potrà decidere cosa fare e come farlo, ma appena possibile dobbiamo far ripartire le giovanili che sono ferme da tantissimo tempo».

Si era già accennato lo scorso anno a un possibile congelamento delle annate, tema che adesso è ancora più d’attualità. Ci sono giovani che potrebbero saltare un'intera categoria biennale avendo giocato pochissime partite.

«Altro tema molto delicato che andrà valutato bene. Se prendiamo i 2004, per fare un esempio, passerebbero dai Giovanissimi agli Juniores avendo giocato metà stagione. L’altro lato della medaglia è che se modifichi le ctegorie bisogna mettere in preventivo due-tre anni per tornare alla normalità. Una cosa che posso garantire è che Alberici è molto sensibile al settore giovanile, dunque l’attenzione ai più piccoli sarà massima».

L’ipotesi, che torna periodicamente alla ribalta, di pensare a stagioni da marzo a ottobre pensi sia attuabile?

«Si potrebbe valutare per le giovanili, ma anche in questo caso dovrebbe essere una decisione presa in accordo con la Lega Nazionale Dilettanti. Oggi dall’Eccellenza alla Prima categoria ci sono gli obblighi dei giovani, modificarli avrebbe un impatto a medio termine e non si ridurrebbe a una sola stagione. Insomma, andrebbero riviste tante cose, ma per quanto mi riguarda non è da scartare a priori».

Le problematiche sono parecchie.

«Ne siamo consapevoli e dovremo dare delle priorità. Posso dire una cosa: in questo momento terribile proviamo a trovare, se possibile, almeno un aspetto positivo. Non dovendo scendere in campo domani abbiamo il tempo per programmare con maggiore razionalità. Sia chiaro, il lavoro da fare è tanto e il tempo sempre poco, ma considerato che per ora l’attività non ripartirà a pieno regime c’è qualche momento in più per ragionare».

Ormai è chiaro che da voi ci si attende rinnovamento e cambiamento.

«Siamo qui per questo. Ma voglio chiudere puntando ancora i riflettori sul settore giovanile. Al Corte Calcio i più piccoli si sono sempre allenati, senza utilizzare gli spogliatoi e rispettando il distanziamento, e questo grazie ai nostri tecnici che si sono messi a disposizione. E’ una necessità evidenziata dalle famiglie e noi lo facciamo molto volentieri, perché per i ragazzi è molto importante».

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