Loprieno riparte dalla Folgore: «Ecco la mia storia»
Chissà che sorpresa devessere stata per i ragazzi della Folgore (Seconda categoria) andare ad allenarsi e vedere nel loro stesso spogliatoio Paolo Loprieno. Un attaccante che nella sua carriera ha segnato tanto, calcato i campi della serie C e...
Chissà che sorpresa devessere stata per i ragazzi della Folgore (Seconda categoria) andare ad allenarsi e vedere nel loro stesso spogliatoio Paolo Loprieno. Un attaccante che nella sua carriera ha segnato tanto, calcato i campi della serie C e della D, vestito maglie importanti come quelle (tra le altre) di Triestina e Pro Sesto. Fino a poco tempo fa, mai allInfrangibile avrebbero pensato di mettere le mani su un bomber di tale caratura. Il destino, però, specie nello sport, intreccia delle trame curiose: «La scorsa estate gli amici mi hanno chiesto di tesserarmi con la Grotta Azzurra, una squadra di calcio amatoriale che milita nel campionato Cai - racconta Loprieno a Sportpiacenza - il regolamento lo consentiva perché io sono un over 38. Pensavo di non andare mai, invece ho giocato 2 o 3 partite. Quando il Montanaso, squadra di Promozione della provincia di Lodi nella quale militavo, è venuto a saperlo non lha presa bene e ha deciso di interrompere il nostro rapporto. E stato un mio errore, perché non lo avevo detto». Loprieno ha quindi continuato a giocare nella squadra amatoriale piacentina. «Sono dei ragazzi fantastici, nel momento del bisogno ci sono stati e mi hanno aiutato a trovare squadra».
ROSSONERO -«Mi sono avvicinato alla Folgore tramite Ederoni, che oltre a essere lallenatore della Grotta Azzurra è anche il mister degli Allievi rossoneri. Lui mi ha invitato a fare due chiacchiere con i dirigenti, così sono andato e limpressione è stata subito ottima: la Folgore è una società sana». Il primo impatto non devessere stato dei più semplici, soprattutto per un giocatore abituato a ben altri palcoscenici: «Non ho fatto fatica a inserirmi - assicura Loprieno - ho trovato un gruppo di ragazzi bravissimi. La Seconda categoria non lho mai fatta, è una realtà molto diversa rispetto a quella del Montanaso. I ragazzi che giocano qui lo fanno per passione, vogliono divertirsi e a me questa cosa mancava. Loro mi hanno accolto nel gruppo e io sono uno che cerca di farsi voler bene. Ringrazio anche società e mister che mi hanno aiutato nellinserimento».
FUTURO - Un matrimonio, quello tra la Folgore e Loprieno, che entrambe le parti si augurano possa essere lungo e felice. Tra laltro il giocatore è daccordo con la società anche sul futuro, quando appenderà le scarpette al chiodo: «Vado per i 39 anni, devo cominciare a pensare al dopo. Anche se non so quando, perché sto bene e credo di giocare ancora un paio danni o magari di più. Cosa mi piacerebbe fare? Con i dirigenti ne abbiamo parlato, sicuramente potrei mettere a disposizione le mie conoscenze a livello di giocatori e dare un contributo, essendo da tanti anni nel mondo del calcio, alla crescita del settore giovanile».
Marcello Astorri