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Fiorenzuola-Ribelle 1-1: botta e risposta nel finale tra Messina e Federico

I rossoneri per l'ottava domenica di fila falliscono l'appuntamento con la vittoria, ma non è in discussione la panchina di Andrea Ciceri, che gode della piena fiducia dei dirigenti valdardesi

Niente partita della vita. Niente resurrezione. Il Fiorenzuola fallisce ancora l’appuntamento con la vittoria e vede a questo punto ridotte al lumicino le possibilità di centrare la salvezza senza dover passare per i play out. Con la Ribelle succede tutto nel quarto d’ora finale: prima gli ospiti passano con Federico, quindi i rossoneri rispondono con Messina, un difensore. L’attacco, o meglio la fase offensiva, continua a rappresentare il primo problema per l’undici guidato da Andrea Ciceri: troppo compassato e prevedibile nella costruzione della manovra e troppo fragile quando gli avversari decidono di affondare.

Dopo otto partite senza successi, non sembra comunque in discussione la posizione di Andrea Ciceri, che gode della piena fiducia della società. Si va dunque avanti con questo gruppo e con questo tecnico.  

L’infortunato Fucarino e Pezzi, che deve scontare ancora due turni di squalifica, sono gli unici indisponibili per Andrea Ciceri, mentre Contini e Arati, pur non al meglio della condizione, recuperano e sono nell’undici iniziale. In partenza il tecnico del Fiorenzuola punta su Vagge tra i pali, Bouhali, Pizza, Messina e Contini in difesa, Petrelli, Arati e Guglieri in mediana, con Storchi, Delporto e Lari (ex della partita) in prima linea. La Ribelle, che deve rinunciare al figlio d’arte Gianluca Rizzitelli, risponde con quattro difensori, cinque centrocampisti e un solo attaccante, il gigantesco Bernacci.

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