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Giovedì, 25 Aprile 2024
Dilettanti

"Insulto razzista all'arbitro": ridotta da dodici a dieci giornate la squalifica al giocatore della Libertas

La Corte Sportiva di Appello ha accolto parzialmente il reclamo presentato dalla società piacentina, ma non ha ammesso la testimonianza dei giocatori avversari

Nel corso del dibattimento la Libertas, rappresentata dall’avvocato di fiducia, si è riportata “alle argomentazioni dedotte a sostegno del proposto reclamo e alle conclusioni in esso precisate insistendo, in particolare, sul fatto che l’arbitro avrebbe frainteso la frase, che si ribadisce essere stata del tutto priva di connotati razziali, rivoltagli dal calciatore Mannu e che per questa ragione quest’ultimo si sarebbe trovato al centro di un’esposizione mediatica ingiusta e ingiustificata”.

La Corte dal canto suo ha sentito nuovamente l’arbitro della gara, “il quale ha confermato il contenuto del proprio referto e ha ribadito il grave insulto per motivi di etnia e colore della pelle che al 49° minuto del secondo tempo gli è stato indirizzato dal calciatore numero 11 della squadra dell’Audax Calcio Libertas, Simone Mannu”.

Il risultato è stato che “dato atto, anche a seguito delle conferme fornite dall’arbitro in sede di audizione, che la tesi difensiva della società reclamante risulta priva di fondamento, la Corte, tuttavia, non ravvisa nella fattispecie in rassegna la sussistenza della circostanza aggravante, vale a dire il fatto che l’insulto razzista sia stato rivolto all’arbitro, individuata dal Giudice sportivo di Piacenza per aumentare l’afflittività della sanzione edittale, stabilita in dieci giornate di squalifica”

Decidendo quindi che “La Corte Sportiva d’Appello Territoriale presso il Crer, in parziale accoglimento del reclamo proposto dalla società Audax Calcio Libertas, riduce a dieci giornate la squalifica del calciatore”.

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