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Giovedì, 25 Aprile 2024
Dilettanti

Il Fiorenzuola scrive la storia nell'anno più difficile e torna in Serie C nella stagione che porta al Centenario

Tabbiani il timoniere, Bruschi il goleador con 30 reti in 34 partite, ma è tutto lo spartito dei rossoneri a essere una sinfonia perfetta e a Sasso Marconi (0-2) è arrivato il giusto premio

Prima era un sogno, poi è diventato un obiettivo, da questo pomeriggio la Serie C per il Fiorenzuola è una realtà. Dire che la promozione arriva a Sasso Marconi serve solo per i tabellini, in realtà tutto il paese della Valdarda si trasferisce ai piedi degli Appennini inizialmente per soffrire quindi per tributare l’omaggio a una società, uno staff e una squadra che si meritano tutti gli applausi da cui sono travolti al fischio finale. E mentre in campo ci sono cori e gavettoni per tutti, il presidente Luigi Pinalli resta sugli spalti a godersi lo spettacolo. Lui c’era vent’anni fa, quando nel 2002 i rossoneri salutarono il professionismo perdendo i play out contro il Trento, c’è ancora oggi affiancato da dirigenti che alla competenza hanno sempre associato una grande serietà e un enorme entusiasmo, da cui però non si sono mai fatti travolgere. Il modo migliore per programmare e ottenere risultati importanti, perché è da anni che il Fiorenzuola è sempre lì, nelle zone altissime della Serie D. “Tanto già lo so che l’anno prossimo giocherò in Lega Pro” canta un gruppo di giovani tifosi mentre sale in auto prima di rientrare in Emilia. Poco prima erano tutti in campo a ringraziare i protagonisti di una stagione incredibile, una squadra capace di portarsi in testa alla classifica, perdere il comando senza mai arrendersi per poi mettersi nuovamente in corsia di sorpasso alla penultima giornata, scrivendo un finale che più emozionante non si può. Una promozione arrivata grazie a un fantastico girone di ritorno: i numeri parlano chiaro, con 12 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta nelle 17 gare disputate. «Non sono solamente giocatori fantastici, sono anche grandi uomini, cresciuti nelle difficoltà» racconta uno stremato ma ovviamente felicissimo tecnico Luca Tabbiani mentre abbraccia la sua famiglia che resta inizialmente in disparte prima di essere travolta dall’entusiasmo rossonero. Poi è ovvio che i 30 gol di Bruschi hanno rappresentato un’arma determinante, ma la vittoria del Fiorenzuola non è merito del singolo, ma di un gruppo che oltre ai giocatori comprende tutte le persone che ruotano intorno alla squadra.

Che fosse una giornata da predestinati lo si era capito già dal riscaldamento, con i giocatori che rientrano negli spogliatoi ricevendo gli abbracci del tecnico e del team manager Luca Baldrighi, poi l’urlo negli spogliatoi fa tremare le tribune dell’impianto di Sasso Marconi completamente vestito di rossonero. Si capisce subito che non è una partita come le altre, la tensione è elevatissima e il caldo non dà una mano. Anche il campo non è un biliardo, diventa complicato giocare palla a terra ma il Fiorenzuola ha la maturità della grande squadra, non si lascia spazientire, attende il momento giusto e evita di correre rischi. La traversa di Esposito è il primo guizzo, poi quando tutti sono pronti a tornare negli spogliatoi Michelotto sfonda nuovamente sulla destra e piazza la palla sul secondo palo dove Bruschi si fa trovare pronto all’appuntamento.

Fiorenzuola, promozione in Serie stagione 2021/2022

E’ il segnale: la tribuna esplode e iniziano i festeggiamenti, incuranti del fatto che anche l’Aglianese sta vincendo. Il rigore che il solito Bruschi nella ripresa prima si guadagna e poi insacca è il prologo della festa finale, con l’invasione di campo, le magliette celebrative tenute ben nascoste in fondo ai borsoni portati da Fiorenzuola e i clacson per tutto Sasso Marconi.

Fiorenzuola promozione Serie C festa (foto Leonardo Trespidi)

La festa prosegue negli spogliatoi e, in serata, anche in Valdarda. Deve durare a lungo, perché la promozione arriva al termine di due stagioni in cui lo sport ha sofferto enormemente e allora non è un caso che a vincere sia stata una società capace di crescere passo dopo passo senza mai farsi prendere dalla frenesia. Il prossimo anno la nostra provincia avrà due squadre in Serie C, ma c’è tempo per pensarci. Adesso è solo il momento di festeggiare.

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