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Fiorenzuola - L’attaccante Oneto si presenta: «Qui per aiutare la squadra a fare meglio dell’anno scorso»

«Sono un giocatore generoso che aiuta molto i compagni: attacco spesso la profondità»

Una carriera costruita prima nella Primavera della Sampdoria con una breve parentesi in Spagna ed il ritorno nella sua Liguria dove le sue strade si incrociano con quelle di mister Tabbiani e del vice Cammaroto. Edoardo Oneto, primo acquisto del DS Marco Bernardi, riempie uno slot alla voce di punta centrale dove i rossoneri stanno lavorano per completare il reparto.
«Quella di un’esperienza lontano da casa in una società storica come il Fiorenzuola pensavo fosse la scelta migliore per me - commenta Oneto - Ne ho parlato anche con il mister con il quale due anni fa alla Lavagnese avevo disputato una buona annata e la squadra aveva proposto un buon calcio».
Proprio il campionato 2018/19, sotto la guida di Tabbiani, per l’attaccante ligure rappresentò la stagione migliore in termini di realizzazioni con dieci reti segnate: fu l’unico campionato dove il giocatore raggiunse la doppia cifra. «Sono un giocatore generoso che aiuta molto la squadra: attacco spesso la profondità ma devo migliorarmi nel gioco spalle alla porta: cerco sempre di migliorarmi e questa sarà cosa su cui dovremo lavorare con il mister».
Prima della lunga parentesi a Lavagna, Oneto - dopo le primissime esperienze calcistiche a Rapallo - aveva indossato la maglia della Sampdoria per ben undici anni, di cui tre nella formazione Primavera della quale era diventato anche capitano. «Se sono  il giocatore che sono adesso - racconta Oneto - lo devo a lavoro».
Il percorso in blucerchiato si era concluso nel gennaio 2016 quando il giocatore era stato ceduto al Real Oviedo, in Segunda Division spagnola raccogliendo il bottino di cinque gol segnati in quattordici presenze. «A Oviedo ho trovato una società molto seria: in Spagna si punta molto di più sul possesso palla e sulla tecnica, meno sull’aspetto fisico. Anche la preparazione prevede diversi lavori aerobici con il pallone».
Differenze, in proporzioni diverse, che il calciatore pensa di ritrovare nel girone che vedrà protagonista la formazione rossonera. «Da quello che mi hanno spiegato il girone D dove ha giocato il Fiorenzuola è meno fisico e più tecnico rispetto a quello A dove ho giocato negli anni scorsi - conclude l’attaccante - Per quanto mi riguarda spero di poter dare il mio contributo e aiutare la squadra a fare meglio dell’anno scorso».

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