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Fiorenzuola - Il ds Simone Di Battista: «Inizio di stagione soddisfacente, peccato per le ultime tre gare»

Dopo un inizio top, con tre successi consecutivi, i rossoneri hanno frenato la corsa trovando una solo pareggio nelle ultime tre partite. Il direttore sportivo: «Le sfide con Fanfulla e Classe sono state due lezioni». Domenica trasferta in casa del Calvina

Il Fiorenzuola ha una rosa giovane, qual è l’importanza del settore giovanile nella formazione di calciatori funzionali alla prima squadra?

«Il settore giovanile è sicuramente fondamentale, poi magari qualcuno può dire che non ci sono giocatori del settore giovanile in prima squadra. Da quest’anno mi occupo anche del settore giovanile ed il mio obiettivo è quello di arrivare a portare qualche giovane in prima squadra. Logico che non è una cosa che può succedere dall’oggi al domani: ci vuole lavoro, pazienza, programmazione e grande attenzione da parte degli allenatori del settore giovanile. Dobbiamo essere dei bravi contadini a seminare e poi fare attenzione a seguire ogni giorno quel seme, altrimenti possiamo farci belli dei successi ma sono vittorie di Pirro perché non portano da nessuna parte. L’unica vittoria del settore giovanile si ha quando si riescono a portare giocatori in prima squadra, tutto il resto a me interessa poco».

Il Fiorenzuola ha cominciato benissimo con 3 vittorie consecutive, poi una sconfitta, un pareggio e di nuovo una sconfitta, in trasferta, contro il Classe. Oltre al gol che manca da tre turni, quali sono state secondo lei le maggiori difficoltà della squadra?

«Diciamo che sono state tre partite diverse. Con il Fanfulla abbiamo creato poco anche a livello di occasioni, gli avversari ci hanno aggredito fin dal primo minuto con una solida organizzazione. Le sfide con Fanfulla e Classe sono state due lezioni perché abbiamo trovato due avversari che hanno indirizzato la sfida sotto il profilo dell’agonismo, cercando di andare a limitare il più possibile i nostri concetti e i nostri punti di forza, cioè possesso palla, circolazione veloce e verticalizzazioni nel più breve tempo possibile. Hanno fatto di tutto per impedircelo e devo dire che ci sono riusciti abbastanza. Con il Classe secondo me abbiamo avuto due o tre occasioni nel primo tempo che avremmo potuto sfruttare meglio, poi nel secondo tempo è diventata una partita molto spezzettata, dove si faceva fatica a trovare ritmo, noi siamo andati un po’ in difficoltà e loro sono stati bravi. Con la Reggiana invece abbiamo giocato secondo me una buonissima partita, anche lì abbiamo creato diverse occasioni e non a caso il loro portiere è stato eletto migliore in campo, dunque in questo caso non mi sento di dire che abbiamo sbagliato dei gol. Non sono uno che crea allarmismi perché non stiamo segnando, ci sono periodi in cui magari si fa un po’ più fatica a trovare la via del gol ma io ho grandissima fiducia nei nostri attaccanti a partire da Bigotto, importantissimo per la squadra e sono convinto che da qui alla fine arriverà in doppia cifra, ma anche tutti gli altri. Rivi, Saporetti, Marra sono giocatori da cui mi aspetto molto, così come da Citterio, un giovane con mezzi e prospettiva».

Domenica la squadra gioca la seconda partita consecutiva in trasferta contro il Calvina, reduce da una sconfitta nell’ultima giornata. Che tipo di gara vi aspettate?

«Noi dobbiamo essere bravi a preparare sempre ogni partita nello stesso modo, non intendo però essere monotematici. Dobbiamo portare avanti i nostri concetti facendo leva su quelle che sono le nostre caratteristiche per cercare di imporre il nostro gioco, altrimenti se si va troppo a pensare all’avversario si rischia di snaturare il proprio modo di giocare. E’ una partita difficile perché il Calvina è una squadra che ha 7 punti e trova la via del gol con facilità, ma sicuramente hanno anche loro punti deboli che noi dovremo essere in grado di sfruttare. Mi aspetto una partita insidiosa e difficile dove ci sarà molto agonismo, probabilmente il campo non sarà ottimale a causa delle condizioni metereologiche ma dovremo essere bravi ad adattarci perché se sarà brutto per noi lo sarà anche per loro. La affronteremo nel miglior modo possibile evitando di snaturarci, piuttosto far sì che siano gli avversari ad adattarsi a noi e non viceversa».

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