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Dilettanti - Tra domeniche ferme e allenamenti personalizzati. «Nelle altre province però si allenano in gruppo»

Mario Barbieri, ds del Nibbiano&Valtidone: «Così si rischia di falsare i campionati, noi fermi mentre dalle altre parti le prime squadre possono allenarsi», concordano altri dirigenti. Tagliaferri (Vigolzone): «Che brutte le domeniche senza calcio»

Non cambia il discorso in Prima Categoria. Il Team Manager dello Ziano, Mirco Valla, precisa: «Abbiamo fermato tutto perché non vogliamo nemmeno prenderci delle responsabilità quindi abbiamo detto ai ragazzi di allenarsi singolarmente, poi magari si trovano in due o tre per andare a correre ma l’attività di gruppo è tutta ferma. Il mister ha fornito un lavoro personalizzato sulla nostra chat di Whatapp, mentre i nostri giovani in realtà sono molto piccoli, parliamo di bambini dagli 8 agli 11 anni quindi a loro non abbiamo dato indicazioni, spero si ritrovino al parco a giocare a pallone». Valla poi chiude: «Da dirigente dico che è stato giusto fermare tutto anzi, è meglio fermare i campionati per due o tre domeniche anziché correre dei rischi in una situazione di emergenza».

Cerca di sdrammatizzare il momento il dg del Vigolzone, Tagliaferri: «Certo che la domenica senza pallone è di una tristezza infinita» dice sorridendo e poi aggiunge «assolutamente abbiamo proibito gli allenamenti di gruppo come da indicazioni delle autorità preposte, se ci si contagia in un contesto del genere poi si corrono dei rischi. Quello che abbiamo potuto fare è dare ai giocatori degli allenamenti personalizzati, disposizioni individuali per rimanere in forma in attesa di capire quando potremo tornare sul campo».

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