rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Dilettanti

Calcio - Il Pittolo restituisce la bandiera trovata nel fango

Chissà quanti campi pesanti avranno visto quegli scarpini, chissà quante volte sono stati ripuliti al volo all’uscita dal campo magari dopo un allenamento al freddo. Quando il fiato si confonde con la nebbia e i pochi riflettori accesi iniziano a...

Chissà quanti campi pesanti avranno visto quegli scarpini, chissà quante volte sono stati ripuliti al volo all’uscita dal campo magari dopo un allenamento al freddo. Quando il fiato si confonde con la nebbia e i pochi riflettori accesi iniziano a spegnersi. Nessuno si aspettava quanto successo un mese fa: fiumi di fango che fanno a pezzi un’intera provincia strappando sul loro cammino ponti, case e vite umane. Tutto. Tutto tranne la determinazione e quella voglia di ripartire che chi fa sport ha nel sangue, una voglia che non si ferma né dopo novanta minuti né dopo tre set o una vittoria in volata.

Quando proprio quegli scarpini riemergono da una massa informe di fango e detriti informi capisci che la realtà capovolta nella maledetta nottata del 14 settembre scorso può tornare alla normalità.
Giovedì 8 ottobre, Coppa Provinciale: sul campo sintetico di Podenzano la Polisportiva BF non è semplicemente in cerca del passaggio del turno. E’ a caccia di quella normalità su cui la pioggia si è abbattuta con una violenza mai vista prima, una routine che la solidarietà del calcio dilettantistico piacentino ha saputo restituire in tempi record. Perché ripartire da quei novanta minuti più recupero significa portare a casa qualcosa di più di una semplice partita.
A Podenzano giovedì scorso va in scena una partita come se ne vedono tante tra due squadre che condividono i piani alti della Terza Categoria. Il Pittolo ha dalla sua la vittoria dell’andata, un 1-0 che non dà garanzie ma che costringe la Polisportiva BF a darsi da fare per ribaltare la situazione e conquistare il passaggio ai quarti. Nel primo tempo il Pittolo prova a chiudere i conti senza però trovare il gol che arriva invece nella ripresa suggellando così l’uscita di scena della Polisportiva BF dalla competizione.
I riflettori iniziano a spegnersi, i giocatori si avviano verso gli spogliatoi. La normalità del calcio. Che giovedì scorso però si è trasformata in qualcosa di più. Non sono solo degli scarpini a riemergere dal fango: durante le ricerche dei dispersi sul greto del Nure infatti, alcuni giocatori del Pittolo scorgono una vena di azzurro sotto un albero martoriato. Uno spiraglio che ben presto si rivela qualcosa: ad uscire dal fango è la bandiera della Polisportiva BF.

«Giallo come il sole, blu come il mare»: le scritte sono sbiadite ma il messaggio è chiaro. Due colori fanno una squadra, due colori sono il motivo che spinge giocatori, allenatore e persone qualunque a lottare per una vittoria. I ragazzi del Pittolo la raccolgono dal fango, la conservano e alla prima occasione la consegnano a quelli che sono avversari per 90 minuti ma amici prima e dopo la gara.
Quella bandiera ha certo visto giornate migliori ma è finalmente tornata a casa. Polisportiva BF-Pittolo non è stata una semplice partita di Coppa Provinciale: quella bandiera che torna a casa ha il sapore di una rimonta insperata, di una vittoria al novantesimo. Significa ribaltare un destino spietato che non ha guardato in faccia a nessuno. Significa portare a casa un altro pezzo di normalità.
Nicolò Premoli

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Calcio - Il Pittolo restituisce la bandiera trovata nel fango

SportPiacenza è in caricamento