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Botti (Baby Brazil): «Non sappiamo se ci iscriveremo»

Sembrava una maledizione per il Baby Brazil, dopo 12 vittorie consecutive (nessuno ha fatto meglio nel piacentino) la promozione in Prima Categoria era davvero a un passo, ma tre pareggi uno in fila all’altro avevano permesso alla rivale Olubra...

Sembrava una maledizione per il Baby Brazil, dopo 12 vittorie consecutive (nessuno ha fatto meglio nel piacentino) la promozione in Prima Categoria era davvero a un passo, ma tre pareggi uno in fila all’altro avevano permesso alla rivale Olubra (ottimo il loro campionato) di tenere accesa la speranza di uno spareggio. E’ invece finita con la festa del Baby Brazil, domenica scorsa, al campo di San Nicolò contro il Rottofreno quando la squadra del Ds Manuel Botti ha finalmente potuto stappare le bottiglie messe in fresco da settimane.
Contro il Rottofreno però è stata una faticaccia: palo degli avversari sull’1-1 e magia di Baldanti che mette tutti d’accordo per il sorpasso. «Baldanti è un giocatore eccezionale, come Tirelli, Bovarini e Nicotti arrivati nel mercato di dicembre - spiega il Ds Botti - è lì che abbiamo fatto la differenza inanellando una striscia di 12 vittorie consecutive. E poi c’è mister Norberto Castellazzi, dopo la prima giornata abbiamo deciso di affidargli la panchina al posto di Bellassi e si è rivelata una mossa azzeccata. Vero, siamo arrivati cotti nel finale di stagione con tre pareggi consecutivi, ma è stato bellissimo vincere all’ultima giornata davanti ai ragazzi del nostro settore giovanile».
Ma la gioia per il ritorno in Prima Categoria termina qui, perché Manuel Botti affonda il colpo quando gli chiediamo dei programmi futuri del Baby Brazil.
«Ci sono due discorsi diversi da fare e che convergono su un unico tema» ci spiega. «Con il gruppo dirigente che da luglio ha preso in mano il Baby Brazil ci siamo trovati nelle scorse ore e sinceramente ci siamo dati un mese di tempo per capire se ci iscriveremo o no in Prima Categoria. Innanzitutto molto dipende dal Comune di Rottofreno e dall’aiuto che vorrà darci. L’impianto sportivo è quasi inutilizzabile nel senso che i due campi sintetici hanno 14 anni e non sono più omologati, ci ritroviamo con un solo campo in erba per tutte le categorie oltre a diversi problemi di natura strutturale. Onestamente l’impianto di San Nicolò non può supportare l’attività per 200 tesserati e quindi o il Comune ci dà una mano su questo fronte oppure l’iscrizione è seriamente a rischio». E il secondo discorso? «Quello è un problema interno nostro - conclude - la Prima Categoria ha dei costi superiori alla Seconda, come iscrizione, trasferte e rimborsi; e noi come dirigenti non vogliamo fare il passo più lungo della gamba. Dobbiamo valutare bene tutte e due le situazioni prima di prendere una decisione, mal che vada andremmo a rinunciare alla Prima per iscriverci nuovamente in Seconda».

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