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Insulti all'arbitro donna: ammenda al Corte Calcio. Offese ai direttori di gara, multe e squalifiche per altre tre società

Il Giudice sportivo chiude in maniera definitiva il caso della gara di Giovanissimi interprovinciali. Sui campi della provincia tentativi di aggressione agli arbitri

Costano 50 euro al Corte calcio gli insulti di domenica scorsa indirizzati dal pubblico all’arbitro durante la gara dei Giovanissimi Interprovinciali che vedeva di fronte i padroni di casa e l’Arsenal. L’ammenda è stata decisa dal Giudice Sportivo che l’ha ufficializzata nel comunicato odierno, mettendo la parola fine alla vicenda balzata agli onori della cronaca per le offese lanciate dalla mamma di un giocatore (la signora nelle ore successive è stata vittima di un “daspo” da parte della società che ha preso le distanze in maniera decisa) all’arbitro donna.

Sempre in tema di direttori di gara, ammenda di 100 euro al Caorso per “aver permesso l’accesso nel recinto di gioco a una persona non in elenco, la quale a fine gara varcava le porte del suddetto recinto entrando sul terreno di gioco, ponendosi davanti al direttore di gara e rivolgendogli con fare aggressivo frasi oltraggiose e intimidatorie”; 50 euro all’Arquatese “per intemperanze dei propri sostenitori i quali, a fine gara, insultavano e minacciavano reiteratamente il direttore di gara”.

Non è finita: in Terza categoria quattro giornate di squalifica a un giocatore del Bivio Volante perché “al fischio finale rivolgeva continui insulti al direttore di gara, cercando inoltre di aggredirlo e non riuscendoci solo perché trattenuto dai compagni di squadra”.

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