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Dalle teste di serie agli spareggi: le possibili novità per ridurre i risultati anomali fra i Giovanissimi

Celso Menozzi, vicepresidente della Figc regionale, ne ha parlato con i dirigenti delle società piacentine: «Massima disponibilità ad ascoltare tutti i suggerimenti»

Fatta questa lunga premessa è necessario proporre qualche soluzione. Di certo dopo un quadriennio è tempo di analisi e i vertici regionali hanno già deciso di avviare una serie di incontri in tutte le delegazioni per capire quale format proporre la prossima stagione.

Nel frattempo si valutano opportunità alternative, come quella, messa in atto due anni fa a Piacenza, di inserire in un girone tutte le squadre B (che comunque sarebbero fuori classifica) e le formazioni che, per ammissione degli stessi dirigenti, non possono puntare alla qualificazione al regionale. «Chi ha fatto questa scelta ha visto calare i risultati anomali di circa il 35 per cento».

Un’altra delle ipotesi su cui ragionare sarebbe quella di dare vita a collaborazioni fra realtà limitrofe. «Molto spesso ci sono società che non riescono a presentare formazioni competitive perché si trovano obbligate a schierare giocatori di due annate diverse. Questo soprattutto fra i Giovanissimi crea differenze sensibili. Se io ho una squadra composta metà da 2001 e metà da 2002 e un’altra società che si trova a cinque-dieci chilometri ha lo stesso problema perché non uniamo le forze così una società presenta tutti i 2001 e l’altra tutti i 2002? In questo modo il livello si alzerebbe di certo».

Il tutto considerando comunque che anche nei campionati regionali, nonostante la selezione iniziale, esiste un 15-20 per cento di risultati anomali.

Un secondo aspetto su cui lavorare potrebbe essere quello di dividere i gironi dei provinciali non più solamente, come succede adesso, in base al criterio della vicinanza geografica, ma definendo anche alcune fasce di merito (dalle “teste di serie” fino alla terza fascia) che renderebbero i raggruppamenti più equilibrati.

Nel corso della serata alcuni rappresentanti della società hanno sottolineato un problema legato al regolamento attuale. Scegliere la differenza reti come criterio dirimente in caso di arrivo a pari merito “inviterebbe” gli allenatori a tenere il più possibile in campo la squadra migliore, puntando a segnare il maggior numero di gol possibili in ogni gara, anche quella più scontata. «In effetti - spiega Menozzi - questo potrebbe essere un problema da considerare. E giocare uno spareggio in caso di arrivo a pari punti mi sembra una soluzione da valutare».

Insomma, la carne al fuoco è tanta e non esiste una sola soluzione in grado di risolvere definitivamente il problema. L’aspetto positivo è che la federazione regionale apre le porte e promette di ascoltare le proposte delle società. «Da parte nostra c’è la massima disponibilità. Attendiamo che i dirigenti si incontrino e avanzino le loro richieste, per quanto ci riguarda siamo sempre pronti a sederci a un tavolo per discutere le soluzioni migliori».

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