Gravina chiede l'intervento del Governo. Frattini (Coni): «Più facile gestire un G7». Il calcio è al collasso

E allora cosa rimane? Il Collegio di Garanzia del Coni si riunirà nuovamente venerdì - senza Frattini che alla prima riunione si era espresso in modo favorevole sulla B a 22 ma trovò una sola sponda contro i tre “no” - e a meno di un masochismo estremo ritornerà sui propri passi dando il via libera alla B a 22. Nel frattempo le cinque squadre interessate hanno rinunciato ad andare avanti legalmente - cioè, tra venerdì e lunedì ci mettiamo sopra una pietra definitivamente -. Ma perché lunedì? Perché venerdì si deciderà per la B a 22 e lunedì si stabiliranno le tre squadre da ripescare. Intanto la B chiede che tutto sia annullato - richiesta che, se accolta, farebbe saltare il banco - e parla di «riforme urgenti». Anche qui: sai che novità. Peccato che la B per partire a 19 abbia cestinato le Noif (Norme di organizzazione interna federale) spalleggiata dal commissario straordinario Fabbrici che, in quanto straordinario, si è preso il diritto di decidere per tutti (il ripescaggio è un premio e non un diritto, è il motivo della decisione).
Non è mica finita qui perché venerdì 28 settembre è prevista l’udienza delle ripescabili al Tribunale Federale Nazionale e che in primo grado si erano erroneamente rivolte al Coni (questo dice la sentenza del TAR di sabato scorso).
E se alla fine ripescassero tutte e cinque così da chiuderla qui con una Serie B maxi a 24 squadre? E’ una voce di corridoio, ma tanto vale riportarla.
Chiudiamo con le certezze: tifosi, la B gioca e la C gioca tranne le partite di quelle coinvolte nei ripescaggi. L’unica che aveva diritti veri era l’Entella, ma l’hanno fatta fuori con un colpo di spugna perché la Giustizia Sportiva a volte non è capace di emettere pene afflittive. A volte però è in grado di farlo. Dipende come gli gira.