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Consiglio Federale rovente, ma quante novità per la C: cinque sostituzioni e quattro retrocessioni in meno

Con 56 squadre anziché 60 andranno ridefiniti play off e play out. Il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, furioso per i mancati ripescaggi: «La Figc va al contrario»

L’ex calciatore della Roma e della Nazionale, titolare del sindacato di categoria, ora minaccia lo sciopero poiché la decurtazione delle società, insieme a quella già presa di diminuire gli over tesserabili da 16 a 14, vogliono dire almeno un centinaio di calciatori professionisti in meno. Un taglio notevole, insomma. Tra gli sconfitti di lusso figura il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, che tuttavia al pomeriggio è riuscito a segnare il gol della bandiera. Il prossimo anno le retrocessioni dalla C non saranno nove, ma bensì cinque a fronte di nove promozioni dalla D, in modo da ripristinare le 60 squadre a partire dal 2018/2019. Il vero problema è che adesso, con una serie C che somiglia a un’anatra zoppa, si dovrà procedere in gran fretta a ripensare play off e play out. Il 10 agosto a Pescara, infatti, ci sarà il sorteggio dei calendari e per allora si vorrebbe avere le idee più chiare.

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