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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Calcio - Thuram: «Non accettate le disuguaglianze»

Una carriera ricca di successi e trofei, un giocatore che ha saputo togliersi parecchie soddisfazioni sportive e che ha calcato i campi più prestigiosi d’Europa. Un calciatore, Lilian Thuram, che dopo aver lottato contro attaccanti di ogni genere...

Una carriera ricca di successi e trofei, un giocatore che ha saputo togliersi parecchie soddisfazioni sportive e che ha calcato i campi più prestigiosi d’Europa. Un calciatore, Lilian Thuram, che dopo aver lottato contro attaccanti di ogni genere si è posto come obiettivo il contrasto al razzismo. L’ex difensore di Juventus e nazionale francese ha parlato questa mattina ai ragazzi delle scuole superiori piacentine rispondendo alle tante domande degli studenti nell’ambito del concorso giornalistico «La voce delle scuole», organizzato a latere del Festival del Diritto.

Tanti i quesiti extra calcistici pervenuti al francese che ha risposto colpo su colpo alle richieste ed alle curiosità dei giovani partecipanti. Davanti ad uno mondo sempre più vittima di contraddizioni Thuram ha voluto sottolineare come «lo sport non sia una battaglia» e che «giocare a calcio significa crescere e diventare grandi». Gli studenti del liceo Colombini hanno voluto indagare il rapporto dell’ex nazionale francese con alcuni “Grandi” della scena internazionale. «Ho avuto la fortuna di incontrare Mandela – racconta Thuram – di cui ricordo ancora lo sguardo e gli occhi: si vedeva subito che era una persona per bene. E’ importante non cadere dentro la trappola della violenza e capire come il colore della pelle non renda una persona buona o cattiva, come lottare per i propri diritti non significhi andare contro le persone: capire la complessità della società ti permette di cambiare».

Lilian Thuram ha ripercorso le tappe della sua infanzia quando il razzismo in Francia era ancora piuttosto forte dentro e fuori il mondo dello sport: il monito alle nuove generazioni è forte e deciso. «Voi giovani non dovete accettare la disuguaglianza. Prima cosa è capire se non abbiamo pregiudizi verso le altre persone. Tante persone in Francia erano scese in piazza per protestare contro il matrimonio tra omosessuali, fino a qualche tempo fa i neri non avevano diritti: per me è la stessa cosa. Non bisogna avere paura della diversità, dobbiamo capire la storia per uscirne».

C’è stato anche spazio per qualche aneddoto calcistico, sull’assist lanciato da uno studente del “Leonardo”. «Non è facile dire qual è il calciatore più forte che ho incontrato ma di certo ricordo Ronaldo. Fare la punta, segnare, è il ruolo più difficile: si devono superare i difensori con la velocità e l’intelligenza. Quando ero un giovane calciatore chiedevo sempre ai più anziani dello spogliatoio quali errori avessero compiuto nella loro carriera per imparare e non ricadere negli stessi sbagli».
Concluse le interviste è stato il sindaco Dosi a chiudere l’incontro. «Era importante che parlassero gli studenti quest’oggi. Ringrazio moltissimo Lilian Thuram che ci ha raccontato un pezzo della sua vita e ci ha fatto capire quanto sia importante mettersi in relazione con gli altri. Importante è che gli studenti mantengano la curiosità verso persone che trasmettono valori».
Nicolò Premoli

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