Calcio - Lunedì 6 aprile il Memorial Pissasegola
Loccasione è la presentazione del primo Memorial Pissasegola in programma lunedì 6 aprile al Garilli, quando scenderanno in campo i Giovanissimi 2000 di Piacenza, Pavia, Bologna e Modena. In realtà lincontro si trasforma in un lunghissimo elenco...
Loccasione è la presentazione del primo Memorial Pissasegola in programma lunedì 6 aprile al Garilli, quando scenderanno in campo i Giovanissimi 2000 di Piacenza, Pavia, Bologna e Modena. In realtà lincontro si trasforma in un lunghissimo elenco di aneddoti legati a Vittorio Pissasegola, da tutti conosciuto come massaggiatore e fisioterapista del Piacenza. Ma ricordarlo solo in biancorosso sarebbe riduttivo, come testimoniano Paolo Seccaspina, vicepresidente del Piacenza calcio, lo schermidore (e tecnico azzurro) Alessandro Bossalini, il pugile Paolo Pizzamiglio e lamico Paolo Corradini. «Vittorio ricordano in coro ci ha insegnato come fare beneficenza. Non è sufficiente mettere mano al portafogli, bisogna spendersi per gli altri e lui lo faceva: a Natale e Pasqua era sempre alla mensa dei poveri, ma aiutava tutti i giorni in modo concreto tante associazioni piacentine». Però sarebbe sbagliato anche ricordarlo solo per le doti umane «perché sottolinea Corradini era un professionista serio e affermato, aveva due mani che valevano una Tac o una risonanza, la sua professionalità era riconosciuta da sportivi e colleghi».
Dallidea del torneo alla realizzazione pratica passano poche ore, meno di un giorno. Ma alla presentazione non manca nessuno: «Quando si parla di Vittorio spiega Pizzamiglio gli altri impegni passano in secondo piano». Perché ha lasciato qualcosa a livello umano: «E stato il mio secondo padre, abbiamo girato insieme in Italia e in Europa quando combattevo. Una volta a Londra dovevo sottopormi a una risonanza ed io, che soffro di claustrofobia, ero terrorizzato. Per tranquillizzarmi si sedette vicino a me e mi tenne la mano durante tutto lesame».
Tutti si commuovono mentre lo ricordano: «Non era un fisioterapista classico spiega Bossalini entrava nella psiche di chi curava. Quando mi hanno comunicato che non cera più sono crollato in ginocchio, mi è venuto a mancare un riferimento da quando avevo 15 anni».
Gli amici hanno tanti aneddoti da raccontare, dalla foto che Pissasegola teneva in studio insieme a Walter Chiari fino alla signora che curava da oltre 40 anni, vittima di un gravissimo incidente in auto. «Era lanima delle nostre partite del venerdì chiarisce Corradini e da quando lui è venuto a mancare si è sciolta anche la nostra compagnia». Adesso Vittorio non cè più, ma tutti lo vogliono ricordare. A settembre è stato organizzato il primo Memorial Pissasegola di boxe, mentre il Circolo Pettorelli sta pensando di intitolargli un premio da consegnare allo schermidore piacentino che si sarà messo maggiormente in luce durante la stagione.
Intanto da lunedì spazio al calcio, che il fisioterapista ha seguito dai tempi di Gibì Fabbri fino a pochi mesi fa, passando per lera Rota e per quella di Cagni, fino allavvento del nuovo Piacenza. Lappuntamento è il 6 aprile quando i Giovanissimi 2000 si presenteranno sul palcoscenico del Garilli: alle 15 Bologna-Modena, alle 16 Piacenza-Pavia, alle 17 finale terzo e quarto posto e alle 18 la finalissima, con le premiazioni previste per le 19.
Lingresso è gratuito, ma tutti invitano a lasciare unofferta allentrata. «Devolveremo tutto in beneficenza, Vittorio ci ha insegnato così».
Dallidea del torneo alla realizzazione pratica passano poche ore, meno di un giorno. Ma alla presentazione non manca nessuno: «Quando si parla di Vittorio spiega Pizzamiglio gli altri impegni passano in secondo piano». Perché ha lasciato qualcosa a livello umano: «E stato il mio secondo padre, abbiamo girato insieme in Italia e in Europa quando combattevo. Una volta a Londra dovevo sottopormi a una risonanza ed io, che soffro di claustrofobia, ero terrorizzato. Per tranquillizzarmi si sedette vicino a me e mi tenne la mano durante tutto lesame».
Tutti si commuovono mentre lo ricordano: «Non era un fisioterapista classico spiega Bossalini entrava nella psiche di chi curava. Quando mi hanno comunicato che non cera più sono crollato in ginocchio, mi è venuto a mancare un riferimento da quando avevo 15 anni».
Gli amici hanno tanti aneddoti da raccontare, dalla foto che Pissasegola teneva in studio insieme a Walter Chiari fino alla signora che curava da oltre 40 anni, vittima di un gravissimo incidente in auto. «Era lanima delle nostre partite del venerdì chiarisce Corradini e da quando lui è venuto a mancare si è sciolta anche la nostra compagnia». Adesso Vittorio non cè più, ma tutti lo vogliono ricordare. A settembre è stato organizzato il primo Memorial Pissasegola di boxe, mentre il Circolo Pettorelli sta pensando di intitolargli un premio da consegnare allo schermidore piacentino che si sarà messo maggiormente in luce durante la stagione.
Intanto da lunedì spazio al calcio, che il fisioterapista ha seguito dai tempi di Gibì Fabbri fino a pochi mesi fa, passando per lera Rota e per quella di Cagni, fino allavvento del nuovo Piacenza. Lappuntamento è il 6 aprile quando i Giovanissimi 2000 si presenteranno sul palcoscenico del Garilli: alle 15 Bologna-Modena, alle 16 Piacenza-Pavia, alle 17 finale terzo e quarto posto e alle 18 la finalissima, con le premiazioni previste per le 19.
Lingresso è gratuito, ma tutti invitano a lasciare unofferta allentrata. «Devolveremo tutto in beneficenza, Vittorio ci ha insegnato così».