Cacia alla Gazzetta: «Un giorno tornerò al Piacenza»
«Piacenza è la mia seconda casa: lì vivo e sono nati i miei figli. Devo tutto al Piacenza, è lunica maglia che ho baciato in carriera, un giorno tornerò lì a giocare: sono contento che la squadra sia tornata in Lega Pro». Lex bomber biancorosso...
«Piacenza è la mia seconda casa: lì vivo e sono nati i miei figli. Devo tutto al Piacenza, è lunica maglia che ho baciato in carriera, un giorno tornerò lì a giocare: sono contento che la squadra sia tornata in Lega Pro». Lex bomber biancorosso Daniele Cacia lancia un messaggio damore verso il Piacenza in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta della Sport (firmata da Nicola Binda) in edicola oggi.
Con la doppietta di sabato scorso contro la Salernitana, il cannoniere dellAscoli è salito a quota 119 reti totali diventando il quarto marcatore di sempre in Serie B e ha messo nel mirino il gradino più basso di questo speciale podio, terza posizione occupata da un altro grande mostro sacro della storia del Piacenza, Totò De Vitis, che si fermò a 125 reti in Serie B. «Lho scritto a De Vitis - ha detto nellintervista Cacia - siamo amici, tra 6 gol lo prendo». Unintervista in cui la parola Piacenza ricorre spesso: «Il più bello? Il primo: di testa, spalle alla porta O sempre col Piacenza a Grosseto: doppio tunnel e gol di punta».
Ma le parole più belle sono proprio quelle riportate allinizio, con quel «un giorno tornerò lì a giocare».
Con la doppietta di sabato scorso contro la Salernitana, il cannoniere dellAscoli è salito a quota 119 reti totali diventando il quarto marcatore di sempre in Serie B e ha messo nel mirino il gradino più basso di questo speciale podio, terza posizione occupata da un altro grande mostro sacro della storia del Piacenza, Totò De Vitis, che si fermò a 125 reti in Serie B. «Lho scritto a De Vitis - ha detto nellintervista Cacia - siamo amici, tra 6 gol lo prendo». Unintervista in cui la parola Piacenza ricorre spesso: «Il più bello? Il primo: di testa, spalle alla porta O sempre col Piacenza a Grosseto: doppio tunnel e gol di punta».
Ma le parole più belle sono proprio quelle riportate allinizio, con quel «un giorno tornerò lì a giocare».