
Amatori - Il Baby Brazil si trasforma in Lego - 1
Amatori - Il Baby Brazil si trasforma in Lego
Talvolta sono i campionati minori, quelli di cui si parla soltanto in occasione di finali e vittorie, a regalare piccoli momenti di fuga dalla realtà. Una realtà fatta di cene societarie, foto e borsoni sgualciti dagli anni e dalla pioggia presa...
Talvolta sono i campionati minori, quelli di cui si parla soltanto in occasione di finali e vittorie, a regalare piccoli momenti di fuga dalla realtà. Una realtà fatta di cene societarie, foto e borsoni sgualciti dagli anni e dalla pioggia presa mentre si ritorna a casa. Dopo quellunico allenamento della settimana. Il Baby Brazil Amatori nasce in una notte di inverno del 2011 a qualche centinaio di chilometri da San Nicolò, in attesa del Capodanno di Stoccolma: quattro ragazzi di paese, un paio di calcetti a settimana e quella voglia matta di tentare la sfida nel calcio a undici.
Detto, fatto. Ed ecco che il Baby inizia a macinare partite nel campionato di Eccellenza Uisp. Alti e bassi, come ogni squadra di calcio che si rispetti, nessuna esclusa. Figurarsi in un torneo minore dove basta un allenamento a settimana per sentirsi pronti a correre e sgomitare per novanta minuti.
Arriva anche la prima finale play off, nel primo giorno di primavera del 2013. Con quello striscione a riempire la tribuna del piccolo campo di San Nicolò per la sfida del campionato seniores. «In Svezia nasceva un sogno, oggi è il giorno giusto per realizzarlo». In campo finisce 2-1: il Baby è in Promozione. Il cammino però non finisce qui: nel campionato di Eccellenza Uisp cè da sgomitare parecchio contro il Caorso Auto Lazeta, unavversaria tosta che si ritrova sulla strada del Baby Brazil anche nellultima finale provinciale. E che lanno prima aveva sconfitto la squadra di San Nicolò. Proprio in finale.
Nicolò Premoli