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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio giovanile

Terminare la stagione delle giovanili dopo l'estate? «Una opzione possibile, ma dobbiamo iniziare a parlarne»

Di Battista (Fiorenzuola): «Purtroppo tutti aspettano che siano gli altri a prendere decisioni», Ciotola (San Giuseppe): «Sarebbe brutto buttare via quanto fino ad ora», De Biasi (Spes Borgotrebbia): «Cancelliamo tutto»

Considerato che una ripartenza prima di settembre è, a oggi, impensabile, il dirigente rossonero va oltre. «Purtroppo nessuno prende decisioni, tutti attendono che sia un altro a muovere il primo passo e questo ci fa perdere tempo. Ieri sono stati definitivamente sospesi i tornei giovanili professionistici ma non quelli dilettantistici. Che senso ha in questa situazione fare distinzioni? Anche parlando di seniores, ormai è ovvio che dalla Terza categoria all’Eccellenza nessuno scenderà più in campo, allora è il momento di sedersi a tavolino e capire cosa fare di questi campionati e delle relative classifiche. Il passo successivo sarà capire chi potrà proseguire l’attività e di conseguenza quali saranno le giovanili in campo il prossimo anno. A questo punto si valuterà la soluzione migliore. L’idea di poter finire i campionati di quest’anno è bella, ma sarebbe una cosa completamente nuova e andrebbe studiata nei dettagli, per questo bisogna accelerare i tempi. Invece mi sembra che ognuno pensi al proprio orticello; ci vuole grande senso di responsabilità e questo a volte vuol dire essere spigolosi. Ovvio che non si potrà accontentare tutti, ma chi è deputato a decidere ha anche compiti difficili, troppo semplice fare i dirigenti solo quando le cose vanno bene. Sarebbe bello se sfruttassimo questo momento per dare un cambio deciso al sistema».

Luigi De Biasi, responsabile organizzativo della Spes Borgotrebbia e allenatore dei Primi Calci, è invece dell’idea di resettare tutto. «Ogni opzione - precisa – ha vantaggi e svantaggi. Io credo che in campo giovanile vada cancellato tutto, questa stagione non è esistita e ripartiamo con una nuova non appena sarà possibile. Soprattutto per le categorie di base, come Pulcini ed Esordienti, non essendoci classifiche non cambierebbe assolutamente niente. Diciamo sempre che per i più piccoli lo sport deve essere una scuola di vita, in questo modo faremmo capire che siamo di fronte a una situazione drammatica, mai vissuta da nessuno di noi e che per superarla bisogna farsi forza perché questi problemi possono capitare. A livello giovanile non ci sono interessi economici e dunque potremmo decidere in autonomia, cancellare la stagione significherebbe anche dare un segnale che lo sport non è la cosa più importante della nostra esistenza».

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