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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcio giovanile

Finalmente si riparte: la Spes Borgotrebbia è la prima società di calcio a tornare in campo

Da lunedì 8 giugno riapre il Puppo B per i tesserati gialloblù. Il responsabile del settore giovanile Francesco Sartori: «Vogliamo dare un servizio ai nostri ragazzi. Il 90 per cento delle famiglie ha aderito»

Lunedì 8 giugno 2020, ore 15: finalmente si riparte. Dopo quasi tre mesi e mezzo in cui il coronavirus ha vinto tutte le partite tocca ai bambini riprendere possesso dei campi da calcio. Un segnale importante, la possibilità per i piccoli atleti di correre, sorridere, divertirsi, salutare gli amici che non si vedono da settimane e settimane: in un concetto, tornare a vivere. A indicare la strada è la Spes Borgotrebbia del presidente Maurizio Russo, prima società della nostra provincia a riaprire i cancelli dell’impianto di via Anguissola per accogliere i tanti tesserati dalla Scuola calcio fino agli Juniores: niente partite (sono ancora vietate), ma allenamenti con il distanziamento obbligatorio. «Vogliamo dare un servizio ai nostri ragazzi – spiega il responsabile del settore giovanile Francesco Sartori – e farli divertire in sicurezza: pensiamo ne abbiano bisogno anche dal punto di vista psicologico. Finalmente chi vuole potrà tornare a respirare l’aria del campo da calcio». E l’adesione, assolutamente volontaria e proposta a tutti i tesserati, è stata massiccia. «A oggi circa il 90 per cento dei ragazzi ha annunciato che sarà presente. Quando abbiamo iniziato a lavorare all’idea ancora non si conosceva il protocollo della Federazione e il dubbio principale era: le famiglie aderiranno? La risposta è stata immediata, non abbiamo fatto in tempo a lanciare l’idea che subito sono arrivati tantissimi riscontri positivi. Addirittura alcuni ragazzi a cui in questi mesi era scaduta la visita per l’attività agonistica si sono immediatamente attivati per accelerare le operazioni e tornare il prima possibile in campo».

La voglia di calcio è enorme, soprattutto fra i più giovani. E finalmente c’è la possibilità di ripartire rispettando tutte le normative previste. «Il protocollo è complesso, ma grazie alla collaborazione di tanti nostri volontari siamo riusciti a preparare ingressi, uscite e allenamenti nella più totale sicurezza. Un traguardo raggiunto grazie a un lavoro di squadra, ho visto che in tutti i collaboratori c’è un grande entusiasmo, ognuno ha risposto alla grande assicurando la propria disponibilità».

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