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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio giovanile

Da zero a cento, la Libertas guarda in alto. «Siamo giovani ma molto ambiziosi»

La neonata società piacentina ha già un centinaio di tesserati. Il presidente Bongiorni: «Siamo partiti perché volevamo ricreare la società di quartiere, strettamente legata al territorio». In organico anche Enzo Concina, ex del Piacenza ai tempi di Titta Rota

Da zero a cento in pochi mesi. Con in mezzo una pandemia e uno stop obbligato dell’attività, ma l’entusiasmo è talmente elevato che supera ogni tipo di ostacolo. «Siamo nati per prendere in gestione una struttura storica come il Calamari, il club è partito dal niente, volevamo ricreare la società di quartiere, strettamente legata al territorio. Avevamo una manciata di tesserati, in meno di un anno abbiamo toccato quota cento». Massimo Bongiorni è il presidente dell’Audax Calcio Libertas e anima della società insieme a Cristian Cella: colori gialloblù a ricordare lo storico gruppo cresciuto all’ombra del Corpus Domini e tante idee per mantenere lo sport al centro del villaggio. Il Covid ha leggermente rallentato la tabella di marcia, ma la voglia di puntare sui giovani migliorando anche le strutture a disposizione è rimasta inalterata. «Quando siamo partiti praticamente non avevamo tesserati, poi piano piano i numeri sono cresciuti. Abbiamo inserito nel gruppo dirigenziale anche figure conosciute come Enzo Concina, ex del Piacenza calcio ed ora direttore generale, e Andrea Fortunato, responsabile del settore giovanile, che ci hanno dato lo spunto per migliorare».

Con numeri sempre più importanti è nato il primo problema; la carenza di impianti. Così si sono unite le forze con la Libertaspes di Paolo Confalonieri, attuale vicepresidente gialloblù, che ha portato la possibilità di utilizzare anche la struttura del Capitolo principalmente per gli allenamenti, oltre a una formazione Juniores e la prima squadra, attualmente impegnata in Seconda categoria.

Open Day Libertas-2

«Sappiamo che la crescita di un club – spiega Bongiorni - passa inevitabilmente anche dal miglioramento degli impianti sportivi. Così, puntando esclusivamente su fondi privati, abbiamo rifatto l’impianto di illuminazione con tecnologia a led e completato l’irrigazione automatica. Siamo intervenuti anche sulla tribuna collocando i seggiolini a distanza di sicurezza, abbiamo dato vita a una club house con un piccolo gioco bimbi e prossimamente sono previsti nuovi lavori. Un passo alla volta vogliamo continuare a crescere».

Lo spirito è quello giusto come sottolinea Andrea Fortunato, ricordando le otto formazioni iscritte ai campionati della federazione a cui aggiungere la Scuola Calcio e sottolineando gli ottimi risultati dell’ultimo Open Day andato in scena la scorsa settimana. «Non facciamo selezione e qui ci muoviamo come in una grande famiglia. Dopo il periodo di stop in cui non si è potuto utilizzare il campo, il terreno era pieno di foglie. E’ bastato un messaggio su whatsapp e una sera ci siamo trovati tutti qui, dai tecnici al presidente, e in un paio d’ore abbiamo reso la struttura agibile. Da noi non esiste il dirigente che sta dietro la scrivania, tutti sono pronti a rimboccarsi le maniche».

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