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Calcio giovanile

Turrini, una sera da insegnante alla Spes Borgotrebbia. «Per i giovani è fondamentale l'intensità». VIDEO

L'allenatore della Primavera 3 del Fiorenzuola guida un allenamento dell'Under 17 piacentina. A bordo campo anche Mino Lucci e Stefano Maccoppi, suoi ex compagni nel Piacenza dei sogni

Un nutrito gruppo di allenatori a seguire da bordo campo, Francesco Turrini nelle vesti di insegnante. Nell'impianto della Spes Borgotrebbia l’ex giocatore biancorosso, attualmente allenatore della Primavera 3 del Fiorenzuola, ha guidato una seduta dell’Under 17 piacentina in un incontro formativo che aveva come base “Lo sviluppo in fase offensiva del 4-3-3”. A seguire la lezione anche due altri ex del Piacenza dei sogni: Mino Lucci, responsabile del settore giovanile del Fiorenzuola, e Bobo Maccoppi, che fino a qualche settimana fa guidava il Bellinzona. Proprio la coppia Lucci-Maccoppi nei mesi scorsi aveva mostrato ai ragazzi della Spes Borgotrebbia come gestire i movimenti difensivi.

Quali sono le regole principali quando si lavora con i giovani?

«Capire che sono ragazzi – spiega Turrini - pronti a fare enormi sacrifici. Si alzano la mattina presto, vanno a scuola, mangiano un panino al volo e poi si presentano ad allenamento. Innanzitutto comprendere questo. Poi strutturare l’allenamento con esercitazioni che durano poco tempo ma sono molto intense. Credo che questo metodo possa portare frutti importanti».

Parlando con i tecnici a fine seduta hai analizzato anche il numero degli allenamenti settimanali, che ovviamente varia in base al livello dei calciatori e alla categoria.

«Esatto. Quest’anno mi sono accorto che per la Primavera 3 quattro allenamenti settimanali sono troppo pochi. Vedo che altre squadre importanti, già ben strutturate a livello di settore giovanile, sostengono cinque sedute settimanali. E’ un sacrificio che chiederò ai ragazzi ma il prossimo anno farò una seduta in più perché mi dà la possibilità di aumentare la qualità del lavoro».

Questo significa che sarai l’allenatore del Fiorenzuola anche il prossimo anno.

«Abbiamo Lucci a bordo campo, bisogna chiederlo a lui. Io sono nelle sue mani – ride – pensa un po’ come sono messo».

Entrando nello specifico qual è il bilancio della Primavera rossonera?

«Per il secondo anno consecutivo il Fiorenzuola è riuscito a salvarsi e per la nostra dimensione era l’obiettivo principale oltre che un ottimo risultato. La speranza è portare avanti negli anni la permanenza della prima squadra fra i professionisti per far crescere anche il settore giovanile, che va di pari passo con i risultati del gruppo seniores. In generale siamo contenti, perché i nostri ragazzi hanno fatto al meglio quello che era stato chiesto».

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