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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio giovanile

Fiorenzuola - Francesco Turrini: «I ragazzi si sono meritati la finale di venerdì. Migliorarsi non è mai scontato»

La Primavera 4 dei rossoneri venerdì mattina si giocherà la promozione in Primavera 3 contro la Turris. Il tecnico: «Ho detto ai ragazzi che ora l’obiettivo è cambiato: siamo migliorati, ci siamo qualificati e adesso vogliamo vincere, accontentarsi sarebbe un ragionamento da mediocri»

Turrini poi scende nel dettaglio di una squadra che è andata in crescendo per tutto l’arco della stagione, aspetto che evidenzia la qualità del lavoro svolto. «Vedi - ci spiega - siamo in una società eccellente come il Fiorenzuola che non ci ha messo alcuna pressione. Mi hanno dato dei collaboratori fantastici come Cavi e Bisagni che sono sempre sul pezzo e pronti. C’è Mino Lucci, parlare con un referente del genere fa la differenza perché parli con una persona che conosce perfettamente il calcio e quattro occhi sono meglio di due. Però lasciami dire che questo è tutto contorno, nel senso che è importante per arrivare dove siamo ma la vera differenza l’hanno fatta i ragazzi».
Come? «Lo spirito di sacrificio è scontato in una Primavera. So che è difficile a questa età far coincidere i propri bisogni, la scuola, il mangiare il panino al volo, tornare a casa tardi dagli allenamenti e dover fare i compiti alla sera, però questo è un sacrificio che va fatto se si vuole giocare a un certo livello nelle giovanili. Discorso diverso, invece, è la capacità di migliorarsi giorno dopo giorno. Questa è una qualità che non tutti i ragazzi possiedono, serve una marcia in più per poterlo fare e noi siamo migliorati come collettivo e singoli giorno dopo giorno. Per questo dico che i primi veri protagonisti di questo obiettivo sono loro, si sono davvero meritati la finale di venerdì».

Piacenza - Fiorenzuola (Camp. Primavera) 3-2 09-10-2021 Photo By Peter Ponginibbi

E Francesco Turrini ci pensa al salto nei grandi? «Dopo tanti anni che fai il settore giovanile, come me, nell’ambiente vieni classificato come allenatore adatto per i ragazzi e a me sinceramente non dispiace. Mi trovo bene in certi ambienti e lavorare con i giovani è molto stimolante. Detto questo, e aggiunto il fatto che ho allenato anche in Serie D ma non mi sono trovato benissimo perché spesso non c’è comunione d’intenti tra quello che vorresti fare e ciò che vuole la società, la porta la lascio sempre aperta a tutte le possibilità. Se si presentasse l’occasione buona, che mi stimola e mi piace perché no? Non escludo a prescindere una prima squadra un domani».
D’altronde, come si diceva all’inizio, è una questione di obiettivi da porsi per poter sempre aspirare a migliorare.

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