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Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcio giovanile

Il fair play degli Esordienti del Vigolzone: assegnano agli avversari un gol non visto dall'arbitro

I ragazzi ricevono su facebook i complimenti del San Corrado. Il tecnico Cassinelli: «A quest'età i ragazzi devono imparare due cose: giocare a calcio e rispettare le regole»

Il campo è uno di quelli dove nel week end si giocano decine e decine di partite: le porte si spostano da un punto all’altro del campo in base alla categorie impegnate e capita che le reti non siano perfette come il giorno in cui sono state montate per la prima volta. Non siamo in Champions League e l’arbitro prima della gara non controlla che sia tutto a posto: d’altronde a correre dietro a un pallone sono dei bambini, il risultato non conta e non esiste nemmeno una classifica. Però è raro che dei ragazzini di undici-dodici anni segnalino al direttore di gara e al proprio allenatore un errore a proprio sfavore, un gol degli avversari non visto (quasi) da nessuno.

Il campo è quello del San Corrado, che nel torneo riservato agli Esordienti Misti (classe 2005 e 2006) affronta il Vigolzone. Nel primo tempo, con il risultato ancora fermo sullo 0-0, un giocatore dei padroni di casa calcia in porta e la palla finisce vicino al palo. Dentro o fuori? Nessuno protesta, ai due allenatori il tiro dà l’impressione di terminare a lato e anche il direttore di gara (appartenente agli Arbitri Autonomi, visto che in questa categoria non è previsto l’arbitro ufficiale) fa riprendere il gioco con una rimessa dal fondo. La partita proseguirebbe regolarmente se il portiere e un difensore del Vigolzone non si avvicinassero timidamente al direttore di gara e al proprio allenatore dicendo che «quel tiro è entrato in porta. C’è un buco nella rete, per questo dopo il gol è uscito». L’arbitro va dal tecnico, riferisce quanto riportato dai giocatori, si avvicina a controllare che effettivamente qualche problema nella porta esiste e assegna l’1-0 ai padroni di casa.

«Onestamente dalla panchina io non mi ero accorto di niente e penso che nemmeno il tecnico del San Corrado avesse visto il gol» spiega Giovanni Cassinelli, tecnico degli Esordienti Misti del Vigolzone e da anni sui campi di calcio, dove ha cresciuto generazioni di atleti e soprattutto di persone. «Vuoi sapere cosa ho detto all’arbitro quando mi si è avvicinato insieme a un mio giocatore per spiegare l’accaduto? Che se i bambini avevano visto così allora era gol». Non ci ha pensato un attimo Cassinelli, non ha protestato né chiesto spiegazioni. «A quest’età - racconta - i ragazzi devono imparare due cose: giocare a calcio e rispettare le regole. Io cerco di insegnare le due cose e i miei ragazzi sanno bene che non possono sgarrare, chi si comporta in modo scorretto viene immediatamente sostituito. Lo sanno e si comportando di conseguenza. Poi è chiaro, a quell’età sono vivaci, ma è normale che sia così. L’importante è che capiscano subito che non possono imbrogliare».

I complimenti, via facebook, sono arrivati anche dai dirigenti del San Corrado, che sulla pagina del Vigolzone hanno scritto: «Bravissimi, grande esempio di fair play». Cassinelli ringrazia per la presa di posizione pubblica ma precisa: «Secondo me non era un gesto così eclatante, dovrebbe essere normale che i ragazzi si comportino in questo modo».

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