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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio giovanile

Crisi Pro Piacenza - Cosa succederà al settore giovanile?

Oltre 150 i tesserati coinvolti, a cui aggiungere istruttori e allenatori. I tecnici: «Siamo disposti anche a lavarci le maglie da soli, ma devono esserci le condizioni minime per proseguire»

Nei giorni scorsi i responsabili del settore giovanile hanno incontrato i genitori dei ragazzi rossoneri illustrando la situazione, almeno quello che al momento è a conoscenza dei tecnici. «Abbiamo fatto presente – sono le parole di Rapaccioli – che gli istruttori di Pulcini ed Esordienti sono disposti a proseguire l’attività fino alla fine della stagione per continuare un progetto educativo e sportivo iniziato da mesi. Però devono esserci le condizioni di base che non dipendono da noi, dobbiamo avere un campo a disposizione e gli spogliatoi in cui far cambiare i ragazzi al caldo. Poi siamo anche disposti a lavarci le maglie da soli. Se ci fanno allenare noi andiamo avanti».

Discorso che vale per i calciatori più giovani, ma che invece diventa più complesso per i ragazzi impegnati nei campionati agonistici, dai Giovanissimi alla Berretti. In questo caso infatti bisogna fare i conti con trasferte importanti da un punto di vista chilometrico che sarebbero interamente a carico delle famiglie. Un’ipotesi molto più difficile da realizzare.

A tutto questo bisogna aggiungere anche la gestione del Siboni, i tre campi (due in erba e uno sintetico, a cui aggiungere un’area per l’allenamento) attualmente in mano alla società rossonera. Se non dovessero esserci le condizioni economiche per coprire le spese di luce, acqua e gas cosa succederebbe a uno degli impianti più importanti di tutta la città? Tutte domande a cui può rispondere solamente il presidente Maurizio Pannella.

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