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Inizia l'avventura dell'Assigeco. Salieri: «Siamo una squadra giovane che deve essere arrembante». VIDEO

Raduno al Campus senza gli americani, che dovrebbero arrivare a fine mese, ma con Davide Pascolo. Il tecnico: «Puntiamo a mantenere la categoria, il livello della A2 si è notevolmente alzato e soprattutto si è ampliato il divario fra le squadre di vertice e tutte le altre»

Riparte dal Campus la nuova avventura dell’Assigeco ancora impegnata in Serie A2. Riprende senza gli americani, che dovrebbero essere a disposizione di coach Stefano Salieri alla fine del mese, ma con un Davide Pascolo in gruppo. Le necessità dell’ex di Trento e Milano e della formazione biancorossoblù coincidono: il giocatore deve riprendersi da un infortunio, il gruppo del presidente Curioni ha necessità di avere a disposizione un numero congruo di giocatori per prepararsi al meglio. Se nascerà qualcosa di più concreto lo scopriremo solo nei prossimi giorni. Intanto Stefano Salieri è pronto a far sudare la squadra: fra una ventina di giorni arriverà il primo appuntamento ufficiale con la Supercoppa e non c’è tempo da perdere.

Su cosa punterete in questa prima fase in cui manca qualche titolare importante?

«Sarà fondamental la conoscenza delle regole del gruppo; è una squadra totalmente rinnovata e con tanti giovani, dalla loro crescita durante la stagione dipenderà il nostro campionato. Questa prima settimana servirà per dare un imprinting della nostra tipologia di allenamento e di gioco».

Che tipo di squadra avete creato?

«Una formazione giovane, che per sua natura dovrà essere arrembante. Un gruppo che ha insito un progetto, la maggiorparte di questi ragazzi ha un contratto anche per gli anni a venire e la società ha fatto un investimento puntando sulla crescita di giocatori di prospettiva. Questa è la base su cui lavorare, poi ci sono ragazzi confermati dallo scorso anno che rappresentano la spina dorsale, mi riferisco al nuovo capitano Cesana, che dovrà portare la sua positività e la leadership al gruppo, e poi a Sabatini, un giocatore di valore che deve ribadire di essere uno dei leader del campionato. Sono atleti importanti che possono darci qualcosa in più, ma tutti i ragazzi sono sullo stesso piano e dobbiamo mettere la parola “noi” davanti all’”io”».

A bocce ferme quali sono gli obiettivi di questa Assigeco?

«Io parto sempre con le orecchie basse, puntiamo a confermare la categoria. Poi la crescita dei ragazzi e del gruppo in un torneo difficile sarà fondamentale; il livello della A2 si è notevolmente alzato e soprattutto si è ampliato il divario fra le squadre di vertice e tutte le altre».

Sembra anche che ci sia una grande differenza fra i due gironi.

«Questa è una mia convinzione. Nella formulazione dei raggruppamenti si prospettavano determinate situazioni e poi alla prova dei fatti ne abbiamo trovata un’altra. Da un lato ci sono tre neopromosse e una ripescata, dall’altro, il nostro, la retrocessa dalla massima serie e una sola neopromossa. Mi sembra che non ci sia tanto equilibrio. Sarà uno stimolo in più per cercare di conquistare ogni partita scendendo in campo con una mentalità corretta».

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