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Giovedì, 25 Aprile 2024
Basket

Stefano Pirolo soffia su 60 candeline in campo: «Voglio continuare a giocare a basket»

Un’amichevole organizzata dai figli, anche loro cestisti, ha festeggiato il traguardo del pivot piacentino, che a 60 anni si diverte in Prima Divisione e non intende smettere: «Quando non mi vedo tra i convocati non sono contento»

Stanno sparendo quelli come te, i “pivot” vecchia maniera che giocano in post e segnano in “gancio”.

«Durante l’amichevole ho segnato ancora un paio di canestri in gancio. Sì, è cambiato molto il ruolo del “lungo”. Abbiamo visto Marc Gasol agli ultimi Mondiali: giocava solo in post alto, era presente in tutti i pick&roll e tirava Gilberto Daturi e Stefano Pirolo-3dalla distanza. Ai miei tempi i lunghi facevano tutto il lavoro sporco, portavano blocchi di marmo, spingevano sotto canestro, cercavano di prendere più rimbalzi possibili e giocavano spalle a canestro».

Segui entrambe le squadre piacentine, sia Assigeco che Bakery?

«Se ho la possibilità vado molto volentieri a vedere tutte e due, ho tanti amici in entrambe le società, non tifo una delle due in particolare. Devo anche andare a vedere i miei figli, ma quando gli orari e gli impegni familiari lo permettono è bello gustarsi le due squadre più importanti. A me del “Piacenza siamo noi” non me ne frega niente, amo vedere del buon basketı.

Qual è stato il giocatore più forte passato a Piacenza?

«Sicuramente Mario Boni. L’ho visto grande protagonista in serie A e poi compagno dei miei figli a livelli più bassi. Tra i piacentini, direi Danilo Piva: era un giocatore completo».

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