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Sebastian Vico avvisa la Bakery: «Con Piadena dovremo alzare il livello di attenzione». VIDEO

Prima gara del 2021 per i biancorossi, che mercoledì alle 18 ospitano il Corona Platina. «Abbiamo tutto per fare bene, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo»

Ci vuole una mentalità diversa rispetto all’ultima partita contro Vigevano. E’ l’ordine di Sebastian Vico alla Bakery, che mercoledì alle 18 affronta in casa il Corona Platina Piadena nel primo incontro del 2021. I biancorossi hanno tutte le intenzioni di dimostrare che la sconfitta nell’ultima gara, la prima in tutta la stagione, è stato un passo falso da dimenticare in fretta.

Come arrivate a questo appuntamento?

«Dobbiamo riscattare la gara con Vigevano – sono le parole di Vico – dove purtroppo abbiamo fatto un passo indietro rispetto agli appuntamenti precedenti. Bisogna alzare il livello di attenzione, perché è stata quella la problematica principale. La sconfitta ci è servita, tutte le nostre avversarie contro di noi scendono in campo con una grande leggerezza e questo è sempre un punto a loro favore. Bisogna capirlo e reagire».

Avete avuto un ottimo avvio di stagione, poi siete inciampati nell’ultimo ostacolo del 2020. Solo una questione di mentalità e di approccio o ci sono stati anche problemi tecnici, senza dimenticare che siete scesi in campo senza il vostro play titolare Marco Perin.

«Senza dubbio Perin è un tassello importante, ma avevamo già giocato senza di lui e non possiamo prenderla come scusante. La sconfitta è stata causata più da alcune disattenzioni difensive, bisognava fare maggiore attenzione ai loro tiratori. E anche Piadena sarà un avversario tatticamente simile, con un grande gioco perimetrale e i lunghi che cercano soluzioni da fuori giocando nei primi dieci secondi del possesso. Dovremo alzare l’attenzione a livello difensivo e tornare a vincere».

Sei un giocatore esperto, ma sicuramente una stagione simile non l’hai mai vissuta, con gli stop per il Covid e i palasport vuoti. Queste condizioni cambiano anche l’approccio alla gara?

«Quando entri in campo e non vedi gli spettatori è diverso, inutile negarlo. Sia quando sei fuori casa sia quando non puoi contare sui tuoi sostenitori. Ma è una questione mentale, è difficile ma dobbiamo superare anche questi problemi».

Il tuo primo bilancio con la maglia della Bakery? 

«A livello societario è una realtà stupenda, molto seria, che da dieci anni ha grandi ambizioni. Lo staff tecnico è composto da persone preparatissime, mentre come squadra abbiamo un reparto giovani e un reparto esperti che è un bel mix. I ragazzi vengono catalogati Under ma non lo sono più, parliamo di giocatori molto promettenti. Mi trovo molto bene con tutti, anche se questi ripetuti stop non ti permettono di trovare una buona continuità, ma è un problema di tutti».

Sai bene come si vince in questa categoria. Secondo te Piacenza ha tutto quello che serve per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che si è posta?

«I tasselli ci sono, adesso dobbiamo dimostrare sul campo di meritare un ruolo importante. Per vincere bisogna passare anche dai momenti difficili e dalle eventuali assenze, da mettere in preventivo durante la stagione. Bisogna crescere, ma abbiamo tutte le carte in regola. Da qui a trasformare le nostre ambizioni in realtà ci passa tanto. L’importante è non cercare alibi e stare sempre concentrati fino all’ultimo pallone»

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